Sanihelp.it – I bimbi adorano l’estate, starebbero ore e ore in spiaggia, sotto il sole. Ma il pericolo colpo di calore è in agguato.
Le ondate di calore sono condizioni meteorologiche che si verificano durante la stagione estiva, caratterizzate da alte temperature, al di sopra dei valori usuali, che possono durare giorni o settimane. Anche se i dati epidemiologici non hanno evidenziato tra i bambini particolari danni alla salute dovuti alle alte temperature, il lattante e il bambino, per la ridotta superficie corporea e la mancanza di una completa autosufficienza, sono maggiormente esposti al rischio di un aumento eccessivo della temperatura corporea e a una disidratazione, con possibili conseguenze dannose sul sistema cardiocircolatorio, respiratorio e neurologico.
Sudando molto, senza reintegrare l’acqua persa, si verifica una riduzione del volume del sangue circolante, che può determinare l’abbassamento rapido della pressione arteriosa. Inoltre, con il sudore vengono persi alcuni sali (per esempio il potassio e il sodio) fondamentali per il buon funzionamento dell’organismo. Ecco quindi come prevenire i colpi di calore.
Per i bambini piccoli:
1. evitare l’esposizione al sole diretto
2. all’aria aperta applicare sempre prodotti solari ad alta protezione sulle parti scoperte del corpo
3. vestire i bambini in modo molto leggero lasciando ampie superfici cutanee scoperte.
Per i bambini più grandi: 1. limitare le attività fisiche durante le ore più calde
2. evitare nelle ore più calde (h 12-18) le aree verdi e i parchi pubblici delle città dove si registrano alti valori di ozono.
Inoltre è importante sapere che le ondate di calore e le loro conseguenze sulla salute possono essere previste in anticipo: il Dipartimento della Protezione Civile ha attivato un Sistema Nazionale di Sorveglianza previsione e di allarme per la prevenzione degli effetti delle ondate di calore sulla salute della popolazione che elabora un bollettino quotidiano, per 17 città italiane, dal 2 maggio al 15 settembre.