Sanihelp.it – Il sole è indispensabile per la sintesi della vitamina D, elemento prezioso per il neonato che sta sviluppando la sua ossatura, ma se non preso con le dovute precauzioni, può essere pericoloso per i nostri piccoli. Oltre a scottature ed eritemi solari, i pericoli più importanti per i bambini sono i colpi di sole o di calore. Ecco tutto quello che dovete sapere.
Come individuare un colpo di sole o di calore? Il bambino ha il viso arrossato, febbre alta, segni di disidratazione (bocca secca), tremori, sete, mal di testa, abbondante sudorazione, nausea, vomito, riduzione dei riflessi e delle reazioni sensoriali.
Cosa fare? Chiamate subito il pediatra o, se la situazione appare particolarmente grave, andate al Pronto soccorso. Nel frattempo, dategli da bere liquidi a piccoli sorsi, spogliatelo per favorire la traspirazione, praticategli spugnature di acqua tiepida per agevolare l’abbassamento della temperatura corporea e portatelo subito in un luogo fresco.
Cosa si può fare per prevenire i colpi di calore? Non viaggiare nelle ore più calde, tenere il bimbo sempre all’ombra nei primi mesi di vita, con cappellino e maglietta di cotone, sempre difeso da creme solari, meglio se con filtro fisico, cioè a base di ossido di zinco.
Qual è la dieta più adatta in caso di forte caldo? Una dieta fresca e leggera, a base di frutta e verdura fresche, specie di colore giallo-arancione (compatibilmente con il programma di svezzamento), e tanta, tanta acqua.
Le ondate di calore si possono prevedere in anticipo? Sì, consultando il bollettino della Protezione civile.
Quali sono le giornate più a rischio? Sono stati individuati 4 livelli di rischio, con conseguenti indicazioni di comportamento.