Sanihelp.it – Il nostro patrimonio nativo di collagene va incontro, già a partire dai 20 anni, a un processo fisiologico di usura, stabilito dal proprio patrimonio genetico e da vari fattori di rischio, quali uso e abuso di fumo, alcol, stress ossidativo, esposizione ai raggi solari, alimentazione e abitudini di vita scorrette. La perdita di collagene si manifesta con la comparsa delle prime rughe e successivamente con una progressiva perdita di tonicità cutanea.
Stimolare la produzione di nuovo collagene significa ridare compattezza e quindi freschezza alla pelle. Come? Con un trattamento che usa la radiofrequenza. In particolare, la Radiofrequenza capacitiva monopolare agisce sul derma determinando una denaturazione selettiva delle proteine del collagene e stimolando la produzione di collagene nuovo.
La tecnologia, denominata ThermaCool System, è approvata dalla FDA americana dal novembre 2001. Il dispositivo utilizza manipoli monouso (punte) che, appoggiati sulla cute secondo schemi precisi, rilascia una quantità controllata di energia di oltre 250 Joules per cm2 .
L’energia, sotto forma di calore, attraversa lo strato superficiale della epidermide e determina selettivamente la denaturazione delle proteine sottodermiche del collagene e una contrazione fibrotica delle proteine elastiche sovradermiche.
Questa profonda e uniforme azione di riscaldamento provoca un immediato accorciamento delle fibre collagene (circa 1/3 della loro lunghezza), stimolando nello stesso tempo i fibroblasti a sintetizzare nuovo collagene giovane nei circa 6-7 mesi successivi al trattamento.
Per poter ottenere la denaturazione delle fibre collagene e quindi la loro contrazione è necessario erogare calore sino a 59/63°, perché al di sotto di questa temperatura, la denaturazione non avviene. Per questo motivo il dispositivo protegge contemporaneamente la cute mediante l’emissione di gas criogeno, prima durante e dopo l’emissione degli spot termici.
Thermage procura il rimodellamento e la tonificazione della pelle, con una riduzione significativa della lassità cutanea e un miglioramento della trama. I risultati sono di due tipi:
-uno immediato (di contrazione) dovuto all’effetto iniziale del calore sul derma
-uno a lungo termine (a partire dal secondo fino al quinto-sesto mese) dovuto alla sintesi e alla formazione di nuovo collagene.
Il miglioramento ottenuto con Thermage dipende dai processi di riparazione del collagene ed è pertanto graduale e progressivo nel tempo: si completa nei mesi successivi al trattamento, per poi mantenersi generalmente per un periodo di circa 2 – 3 anni, con successivo lento ritorno al punto di partenza. La procedura può essere ripetuta.
Il miglioramento dovuto invece alla contrazione delle fibre elastiche, visibile nella stragrande maggioranza dei casi già a fine procedura, è migliore di quello ottenibile con la metodica laser senza presentarne le controindicazioni (il laser non è indicato su cute abbronzata o se esiste la predisposizione a cheloidi) né gli effetti collaterali (eritema persistente, impossibilità a prendere il sole per circa 60 giorni, discromie, iperpigmentazioni, esiti di ustioni).