Sanihelp.it – Il dolore mestruale può celare una malattia ancora poco nota: l’endometriosi. Ne sono colpite tre milioni di donne nel nostro Paese, spesso senza saperlo. In molti casi si giunge alla diagnosi solo quando si indaga sulle cause di un figlio che non arriva: il 30% di chi sospetta un’infertilità scopre di soffrire di questa patologia. Per questo l’Associazione Italiana Endometriosi (AIE) chiede che la malattia venga riconosciuta come criterio preferenziale per l’inserimento nelle liste d’attesa per la fecondazione assistita e per accedere all’adozione.
A questo scopo l’AIE sta raccogliendo le firme per promuovere una legge di tutela delle donne malate. Al centro della proposta, la richiesta di centri di eccellenza per la diagnosi e il follow up e di formazione del personale sanitario. Si richiede il riconoscimento dell’endometriosi come malattia cronica di interesse sociale, agevolazioni sul ticket, il riconoscimento dell’invalidità per i casi più gravi. Viene ribadita anche l’importanza delle campagne di informazione, soprattutto per le giovanissime.
Fondamentale, nella diagnosi, la figura del medico. A oggi in Italia si stima servano in media 8 anni prima di arrivare alla diagnosi. Per questo è importante insistere sulla formazione medica: secondo una recente indagine meno del 50% delle donne che accusava i primi sintomi è stato preso in seria considerazione dal medico, il 65% è stato mal diagnosticato e il 46% ha dovuto consultare almeno cinque specialisti prima di avere una diagnosi corretta.