Sanihelp.it – Il kitesurf è una disciplina affascinante e con l’andare degli anni coinvolge sempre più appassionati.
Come in tutti gli sport è necessaria un po’ di intraprendenza, ma è anche fondamentale imparare a muovere i primi passi guidati da un istruttore, che possa insegnare i fondamentali della disciplina.
Anche il kitesurf, come molti altri sport estremi, necessita di un’ottima preparazione teorica prima di passare alla pratica.
I corsi puntano alla conoscenza del vento e a prendere confidenza con l’aquilone, vero e proprio motore di questo sport. Inoltre è importante conoscere tutti i sistemi di sicurezza, come effettuare decollo e atterraggio e cimentarsi un po’ con la meteorologia. Una volta in acqua il corso punterà su: self rescue, ridecollo dell’ala, bodydrag, bodydrag di bolina e water start.
Un buon corso di 15-16 ore fornisce le basi per iniziare una pratica sicura e autonoma. Il kitesurf può essere molto pericoloso, soprattutto per chi è intorno, pertanto è consigliabile iniziare a far pratica in spot non troppo affollati di bagnanti.
Per iniziare a praticare questo sport occorrono: aquilone con barra e linee, tavola da kitesurf, trapezio e attrezzatura di sicurezza (giubbotto, casco e coltellino).
Le scuole di kitesurf sorgono in genere in luoghi già frequentati dagli amanti della vela, poiché per entrambe le discipline il vento è la componente fondamentale. In Italia negli ultimi anni sono nate molte scuole che offrono corsi per principianti. Le acque italiane sono molto battute, siano esse lacustre o marittime. Molto frequentate in centro Italia le spiagge toscane e laziali; nel sud quelle siciliane, sarde e calabresi. Nel nord Italia a farla da padrone sono i laghi: Garda, Iseo, Como e Maggiore.
Se lasciamo il nostro bel paese e puntiamo all’estero non hanno eguali le spiagge delle Hawaii; si difendono bene Tarifa, le Canarie, Capo Verde, il Brasile, il Sud Africa, Rodi in Grecia e Marsa Alam.
A voi la scelta!