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Windsurf: questione di equilibrio e di mente

Tra vento e mare

Sanihelp.it – Il windsurf è una disciplina completa: coinvolge gambe, tronco, braccia e mani, inoltre necessita di molta attenzione, controllo ed equilibrio.


Equilibrio è la parola chiave di questo sport, credete sia semplice stare in piedi sulla tavola reggendo la vela? E non è solo una questione di gambe, che contrariamente a quanto si possa immaginare, hanno la sola funzione di ammortizzare il peso corporeo e aiutare nel mantenimento dell’equilibrio stesso.

Fondamentale è aver allenati i muscoli addominali, perché svolgono un’importante azione di tenuta in fase di navigazione, infatti il velista è quasi sempre in posizione diagonale rispetto all’acqua. In questo giocano un ruolo indispensabile le braccia, sta infatti ad avambraccio, bicipite, brachioradiale e radiale far piegare la vela e regolare la velocità.
Ed è a causa di questo sovraccarico che può capitare dopo aver fatto del windsurf, di avere dei crampi all’avambraccio, ciò è dovuto a un accumulo di acido lattico nell’arto.

Le mani invece vanno salde sul boma, la barra della vela, al quale si lega il trapezio, una speciale imbragatura pensata per dare un aiuto al surfista, che permette di scaricare il peso e riposare le braccia. L’uso del trapezio però è sconsigliato ai principianti, occorre prima avere un po’ di dimestichezza con la tavola, la vela e il vento.

Il modo migliore per avvicinarsi a questa disciplina è senza dubbio quello di prendere qualche lezioni presso una scuola: l'istruttore vi spiegherà termini, tecnica e teoria, prima di farvi solcare il mare.

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