Sanihelp.it – Amare qualcuno vuol dire essere sinceri, ma non significa dirgli tutto. Ovviamente non si vuole fare l’ode alla bugia, pensando che raccontare fandonie alla propria compagna o al proprio compagno sia l’elisir di lunga vita per una relazione. Ciò che si vuole dire è che si può e forse anche deve mantenere uno spazio di autonomia, all’interno della relazione, in modo da non annullarsi completamente nell’altro.
Ovviamente, come sempre accade in questa rubrica, il discorso che noi andiamo ad affrontare riguarda le faccende di letto. E ciò che secondo i sessuologi è meglio non dire è il fatto che ogni tanto, mentre si fa l’amore, è lecito se non conveniente viaggiare con la mente. Che cosa significa in termini pratici? Che, pur non confondendo il piano di realtà e quello della fantasia non è di per sé motivo di biasimo se, ogni tanto mentre si fa l’amore con la propria compagna (o compagno) si pensa al (o alla) collega attraente, all’attrice (o all’attore) di fama, ad una vecchia fiamma. Il motivo è semplice: produce eccitazione. E l’eccitazione è la benzina per un rapporto fatto bene. Quindi il partner reagirà positivamente alla eccitazione dimostrata e risponderà di conseguenza, regalandoci quindi momenti indimenticabili che potranno poi diventare di per sé motivo di eccitazione, in un’altra occasione.
Quello che si vuol dire, in sintesi, è che la vita sessuale può arricchirsi di contenuti fantastici. Ma questo dovrebbe essere un piccolo segreto che non deve essere necessario condividere con il partner. Per quale motivo umiliarlo dicendo che mentre si faceva sesso con lui si pensava a un altro? Difficilmente capirebbe perché se pure è vero che magari anche per lui è la stessa cosa, difficilmente dopo una esplicita dichiarazione in tal senso non si sentirebbe sminuito da un punto di vista affettivo, personale e sessuale. Se poi non c’è bisogno di questo genere di artificio per far funzionare le cose nel letto, tanto meglio. Ma è giusto sapere che un certo tipo di fantasticheria fa parte della normalità e non è un atteggiamento patologico.
L’infedeltà reale si giudica da altri comportamenti, non dagli stratagemmi che possiamo utilizzare nel nostro segreto per offrire e ricevere una gratificazione sessuale degna di questo nome.