Sanihelp.it – Lo spunto di riflessione lo offre il titolo stesso dell’indagine inglese sul consumo della prima colazione, Mind The Gap. In questo caso non si tratta della frase che si legge nella metro di Londra per indicare il vuoto tra metrò e piattaforma, ma si parla degli effetti del salto della prima colazione e delle sue dannose conseguenze.
È stato questo uno degli argomenti affrontati dai principali esperti della nutrizione in occasione del congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Specialisti Scienze dell’Alimentazione (ANSISA).
«I risultati dell’indagine – commenta Roberto Ostuzzi, presidente ANSISA e responsabile del Centro Disturbi Alimentari Villa Margherita di Vicenza – evidenziano che chi non fa una buona colazione mangia poi durante la giornata in modo meno corretto, con un eccesso di grassi e di zuccheri e con un ridotto consumo di frutta. Saltare la prima colazione causa un deficit, un buco, nell’ equilibrio nutrizionale. Attenzione, dunque, a tale spazio vuoto per le conseguenze negative che può avere sulla nostra salute. Una prima buona prima colazione – continua Ostuzzi – consumata a casa con del latte o caffè e yogurt e accompagnata da cereali pronti, frutta o pane aiuta a iniziare bene un giornata, fisicamente e psicologicamente».
In particolare, l’introduzione dei cereali pronti per la prima colazione può essere considerata corretta dal punto di vista nutrizionale. Tali prodotti, associati al consumo di latte, consentono un corretto apporto di carboidrati e di fibre, garantendo al tempo stesso l’introito di micronutrienti importanti come ferro, calcio, vitamina B6, B12 etc. E non solo.
È di pochi giorni fa uno studio australiano che ha visto una minore incidenza di depressione, ansia e tensione negli adolescenti che consumano una buona colazione mattutina. Altri studi hanno invece verificato che le adolescenti che non fanno colazione al mattino sono più preoccupate per il loro peso, sono più in ansia e pesano di più. Si tratta di ragazze che spesso hanno anche una maggiore incidenza di disturbi comportamenti alimentari.
«Fare una buona colazione in famiglia riduce il rischio di comportamenti alimentari problematici – conferma Ostuzzi – favorisce l’armonia e diminuisce la tensione familiare. Per ottenere questo è necessario dedicare alla prima colazione un giusto tempo, almeno 10 minuti. Pasti regolari consumati in famiglia, colazione in primis, giocano un ruolo importante nella prevenzione dei comportamenti problematici per il controllo del peso. Il livello di coesione familiare sembra significativamente associato all’abitudine di consumare in tranquillità i pasti, prima colazione compresa, in famiglia».
Rinforzare la coesione familiare attraverso il consumo della prima colazione è stato l’obiettivo del tour Prima la colazione! 10 minuti mangiando sano, promosso da Kellogg’s in collaborazione con SIO (Società Italiana di Obesità), a luglio in tour sulle spiagge italiane. E a partire da settembre, nei musei italiani dei bambini esperti di nutrizione insegneranno alle famiglie a fare colazione insieme, mangiando sano.