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Frutti dimenticati: l’uva spina

Sanihelp.it – L’uva spina appartiene alla famiglia del ribes, e cresce su un arbusto alto fino a 2 metri, i cui rami sono ricpoerti da spine robuste lunghe fino a un centimetro (da qui il nome di uva “spina”).


Il frutto è una bacca sferica più grossa di quella degli altri ribes, (il diametro varia da 10 a 25 mm), di colore pallido: giallastro, rosato o violetto a seconda della varietà.
La buccia è trasparente e lascia intravedere i semi e la vascolarizzazione della polpa. In genere i frutti sono singoli o in numero di due, dolciastri e profumati.
La loro coltivazione risale al 1700: dall’Inghilterra le varietà selezionate si diffusero nel resto d’Europa a partire dalla Germania.

A livello nutrizionale, 100 grammi di una spina apportano 30 calorie, 1 grammo di proteine, 5 grammi di glucidi, 230 milligrammi di potassio, 12 di vitamina A e 26 di vitamina C. Oltre ad essere indicata per una dieta ipocalorica, quindi, l’uva spina è anche un vero e proprio elisir di giovinezza: purifica il sangue e l’intestino, ha una leggera azione lassativa, diuretica e depurativa.
Bastano 150 g di questo tipo di frutta leggermente agra a coprire il fabbisogno giornaliero di un adulto

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