Sanihelp.it – Abbinare la chirurgia estetica alla donna era finora abbastanza ovvio. Eppure negli ultimi tempi l’attenzione maschile è cresciuta in maniera considerevole. A fronte di un aumento della domanda, le tecniche si sono specializzate, tenendo conto delle caratteristiche maschili.
Il chirurgo plastico bolognese Alessandro Gennai afferma: «Oggi si può dire che gli uomini rappresentano circa il 30 per cento dei pazienti che frequentano gli studi di medicina estetica. Un risultato impensabile anche solo fino a dieci anni fa. E la tendenza è in aumento esponenziale». Il mondo della chirurgia ha dovuto adeguarsi, iniziando a pensare al maschile, si è reso necessario «iniziare a codificare trattamenti dedicati all’uomo e a modificare le tecniche esistenti per rispondere in maniera adeguata alle esigenze maschili e ai diversi canoni estetici».
Ma cosa chiedono al chirurgo plastico gli uomini italiani? «Oggi uno dei nuovi interventi più richiesti dagli uomini è il ringiovanimento del volto. L’uomo infatti, grazie a una nuova educazione del proprio corpo riesce a mantenere un aspetto atletico sino a età avanzata. Quindi richiede che anche il viso abbia la stessa freschezza». Alessandro Gennai spiega però le differenze di intervento nel sesso maschile: «Nella regione degli occhi ha spesso una pelle più spessa e con rughe più profonde: la correzione deve portare a un ringiovanimento, ma non eliminare l’aspetto vissuto dello sguardo. Il sopracciglio inoltre è solitamente più pesante di quello di una donna: il sollevamento deve essere quindi più delicato e mantenere una linea più orizzontale». E ancora: il risollevamento delle guance non deve portare a un’eccessiva rotondità, mandibola e mento «richiedono maggior tono per un aspetto più giovanile. Infine il collo: solitamente qui il muscolo presenta un maggiore cedimento, per questo la pelle deve essere riposizionata senza però che le cicatrici siano visibili».
L’uomo inoltre «non ha molto tempo da dedicare al recupero post operatorio, vuole rientrare subito al lavoro. Chiede un risultato che sia visibile e duraturo ma al contempo naturale, ha una scarsa tolleranza alle piccole sofferenze postoperatorie e non vuole cicatrici visibili».