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Dolore: il 95% dei malati soffre ancora dopo un anno di cure

Sanihelp.it – Secondo un’indagine presentata al recente Congresso della Federazione Europea dei Circoli IASP di Lisbona, il 95% dei pazienti in cura per dolore cronico dopo un anno di terapie soffre ancora di dolore da moderato a severo. La ricerca rivela che, in un periodo di trattamento di un anno, nella metà dei pazienti il livello di dolore non migliora e nel 19% dei casi peggiora.


Il sondaggio, intitolato PainSTORY (Pain Study Tracking Ongoing Responses for a Year), è il primo nel suo genere che si occupa di monitorare l’incidenza del dolore cronico sulla vita dei pazienti durante il corso di un anno intero e coinvolge 294 pazienti di 13 Paesi Europei.

L’indagine dimostra che l’83% dei pazienti ha una prescrizione per farmaci contro il dolore ma il 30% assume farmaci da banco per controllarlo. Anche se il 95% dei pazienti in cura soffre di dolore da moderato a severo, solo il 12% di essi viene trattato con oppioidi forti, il 25% con oppioidi deboli e il 43% con farmaci non-oppioidi. La ricerca rivela inoltre che durante il corso dell’anno solo al 23% dei pazienti è stata cambiata la cura sostituendo il farmaco con uno più forte.
Ciononostante, il 64% dei pazienti è convinto di essere curato in maniera appropriata e il 58% è convinto che venga fatto tutto il possibile per aiutare i pazienti.

Il sondaggio illustra che quasi la metà dei pazienti riporta effetti collaterali in seguito alle cure, il più comune è la costipazione, riscontrato in metà dei pazienti, di cui il 49% curati con oppioidi.
Anche se gli oppioidi sono molto efficaci nel controllo del dolore, possono essere considerati farmaci che inducono costipazione. La ricerca indica che il 26% dei pazienti curati con oppioidi assume lassativi per placare la costipazione, ciò può alleviare i sintomi ma non interverrà sulla causa del problema.

Nonostante vi sia un elevato numero di persone che continua a soffrire di dolore, il numero di pazienti che sono andati a farsi visitare da un medico è diminuito durante il corso dell’anno dall’83% al 70%.
Durante l’anno il 44% dei pazienti ha riferito di essersi sentito solo nell’affrontare il proprio dolore e due terzi dei pazienti si è sentito ansioso o depresso a causa del proprio dolore.
Per il 28% dei pazienti il dolore era così forte che a volte avrebbero voluto morire. I pazienti hanno riferito di essersi sentiti intrappolati in un dolore che poteva cambiare d’intensità continuando a interferire su ogni aspetto della loro vita.

Questa ricerca rivela in maniera allarmante che c’è una netta prevalenza di pazienti che soffrono di dolore cronico non controllato.
Tuttavia, si annuncia che alcuni pazienti selezionati avranno la possibilità di sottoporsi a un trattamento sperimentale controllato con oppioidi fino a raggiungere un ottimo livello di analgesia. Durante tale trattamento si preverranno gli effetti indesiderati, inclusa la costipazione. L’obiettivo è quello di garantire al paziente di sperimentare la miglior qualità di vita possibile.

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