Sanihelp.it – Questo disturbo si caratterizza per un atteggiamento di diffidenza e sospettosità, che porta a interpretare le motivazioni altrui come malevoli verso la propria persona. Gli individui affetti da disturbo paranoide di personalità sono dominati spesso da fissi pensieri persecutori, timore di essere danneggiati, paura di essere traditi anche dalle persone più care, senza però raggiungere caratteri deliranti. Secondo la prospettiva psicodinamica, questo tipo di personalità è riconducibile al meccanismo di difesa della proiezione: le caratteristiche negative appartenenti alla propria persona vengono proiettate all’esterno sulle persone o sull’ambiente, che viene così percepito come ostile per la sopravvivenza.
Il Disturbo Paranoide di Personalità è un tipo patologico di organizzazione della personalità e classificato nel manuale diagnostico e statistico DSM-IV-R fra i disturbi di personalità, Asse II (Disturbi di Personalità, ritardo mentale), Cluster A.
Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, la struttura di personalità paranoide è una «modalità persistente di esperienza interna e di comportamento che si discosta in modo marcato dalle aspettative della cultura dell'individuo». Tale modalità di esperienza si riflette nelle funzioni della sfera cognitiva, affettiva, interpersonale e degli impulsi.
Quanto contenuto nel DSM risulta da prevalenze statistiche evidenziate nella raccolta dei sintomi osservabili di un disturbo mentale.
Per l'identificazione di questo disturbo si parla di diffidenza e sospettosità verso gli altri e quattro o più delle seguenti caratteristiche:
• sospetti non realistici di venir sfruttati o danneggiati
• dubbi ingiustificati sulla lealtà degli amici
• paura di confidarsi con gli altri
• fraintendimento delle parole altrui, come semplici rimproveri o altro, verso significati più minacciosi
• prevalenza di rancore verso gli altri
• sentimento ingiustificato di venire attaccati o danneggiati, e tendenza a reagire
• paura ingiustificata di essere tradito dal coniuge