Sanihelp.it – Una ricerca sulla perdita di mobilità da sclerosi multipla ha evidenziato un divario tra l’importanza attribuita a questo aspetto da parte del paziente e degli operatori sanitari. Secondo questo sondaggio, poco più della metà degli operatori sanitari (56%) ritengono che i pazienti affetti da sclerosi multipla siano in qualche misura colpiti da perdita di mobilità. Eppure diversi studi riportano che circa l’85% dei pazienti soffre di disturbi motori.
I dati ottenuti dimostrano che la deambulazione non è sufficientemente monitorata dagli operatori sanitari e che il 39% delle persone affette da sclerosi multipla e il 49% dei familiari che prestano loro assistenza non parlano mai o raramente con il medico dei problemi di mobilità.
Lo studio ha inoltre evidenziato l’impatto della perdita di mobilità sulla vita lavorativa e sociale dei pazienti: quasi tre quarti (72%) hanno affermato che i problemi di mobilità hanno avuto un pesante impatto sulla loro vita lavorativa; circa due terzi (64%) hanno riportato una riduzione del reddito dovuta ai problemi di mobilità derivanti dalla malattia; quasi la metà (45%) ha affermato che i problemi di mobilità hanno causato la perdita di amicizie; più di un terzo (37%) ha ammesso di aver pensato al suicidio a causa della perdita di mobilità.
L’individuazione e il trattamento tempestivi dei disturbi della mobilità possono contribuire al miglioramento della qualità della vita dei pazienti: gli esperti raccomandano un approccio integrato alla malattia, affiancando strategie di cura e allo stesso tempo dei sintomi.