Sanihelp.it – Con l'inizio della frequentazione dell'asilo nido o della scuola dell'infanzia i bambini si ammalano più facilmente, ma i pediatri della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) rassicurano mamme e papà: la situazione non è così negativa, i bambini infatti devono aver modo di costruire il proprio corredo anticorpale.
Le infezioni che colpiscono i bambini creano una risposta immunitaria persistente e duratura, per cui, dopo queste fasi della vita in cui si ammalano spesso, i bambini crescendo risulteranno immuni e potranno affrontare con più serenità le stagioni a rischio, frequentando senza problemi la scuola dell'obbligo.
Il presidente della Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale, Giuseppe Di Mauro, spiega: «I genitori devono farsi una ragione del perché i bambini si ammalano così frequentemente nei primi tempi di frequenza in una collettività infantile: l'immunità che i bambini acquisiscono li proteggerà dalle malattie nelle epoche successive. È come se l'organismo dovesse pagare un pegno all'inizio per poi costruirsi un corredo immunitario importante e necessario per il futuro».
Occorre poi prestare attenzione alla cura di queste malattie, che nell'80% dei casi sono di origine virale e quindi non necessitano di cure antibiotiche specifiche. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale sottolinea l'importanza di evitare la corsa ai farmaci come sistema di difesa del bambino.
Questa la raccomandazione del dottor Leo Venturelli, pediatra e componente del direttivo SIPPS: «Se è vero che le malattie infantili guariscono da sole, senza particolari cure, è nostro compito tranquillizzare i genitori nel non pretendere medicine per guarigioni veloci e immediate dei loro figli. Un comportamento di attesa, responsabile, legato ai consigli che inevitabilmente il pediatra darà loro, mette al riparo da un eccessivo ricorso ai farmaci, ma anche da mantenere l'attenzione giusta ai problemi di salute del bambino. In questo modo si ribadisce l'importanza di lasciare all'organismo del bambino e alla natura la risposta migliore alla malattia, garantendo una alimentazione giusta, ricca in frutta e verdura, uno stile di vita attivo, prevalentemente all'aria aperta e non in ambienti chiusi anche al bambino convalescente, con l'obbligo di evitare la riammissione rapida in collettività dei nostri figli. Per questo servirebbe anche una tutela maggiore della famiglia, in particolare della madre, nell'ambito della previdenza sociale».