Sanihelp.it – Dove lo butto?: una domanda che chiunque di noi si pone di frequente davanti a una scatola, lattina, bottiglietta, contenitore da buttare. Un compito, quello dei consumatori differenziatori, non semplice anche per la tipologia, a volte complessa, di imballaggi e contenitori degli alimenti che quotidianamente si consumano.
Da qui parte l’impegno di EcorNaturaSì, gruppo di riferimento nel panorama del biologico italiano, per realizzare un progetto di ecosostenibilità che prende il via dai fornitori e arriva sino al consumatore finale.
Per i fornitori EcorNaturaSì ha predisposto una guida per aumentare l’efficienza dei sistemi di imballaggio degli alimenti e per renderli sempre più ecocompatibili. La guida suggerisce anche alcune best practices per ridurre, riutilizzare e riciclare gli imballaggi.
Una regola di base molto semplice, per esempio, è che se l’imballo è monomateriale diventa più facilmente riciclabile. Altri criteri sono: privilegiare materiali riciclabili ottenuti da fonti rinnovabili, evitare l’impiego di materiali non ecocompatibili, svolgere attività di sensibilizzazione e informazione dei propri fornitori e promuovere la formazione per creare una consapevolezza nell’uso degli imballaggi sia presso i propri clienti che verso i consumatori finali.
Sulle etichette dei prodotti a marchio Ecor e NaturaSì è stata inserita una tabella semplificativa, che riporta il tipo di materiale utilizzato per l’imballo primario e secondario, il simbolo del materiale e le informazioni utili per la relativa gestione post consumo.
Le rilevazioni Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) riferite al canale della grande distribuzione, nei primi quattro mesi del 2011 indicano una crescita degli acquisti di prodotti biologici confezionati dell'11,5% rispetto allo stesso periodo del 2010. A primeggiare nelle borse della spesa biologica degli italiani sono i prodotti ortofrutticoli, seguiti dai lattiero-caseari e dai prodotti per la prima colazione.