Sanihelp.it – In epoca adolescenziale l’individuo raggiunge la cosiddetta genialità, cioè la maturità degli organi genitali; a livello psicologico, lo sviluppo avviene grazie all’apporto di fattori organici, cognitivi, affettivi, relazionali, socio-culturali. Secondo Piaget l’età adolescenziale coincide con il raggiungimento dello stadio delle operazioni formali, cioè con la nascita del pensiero astratto: emergono la capacità di simbolizzazione, la razionalizzazione, la fantasia e si rafforzano le relazioni affettive.
L’adolescente, accostandosi a questa nuova dimensione che coincide con quella genitale, inizia a percepire il corpo non più come un insieme di parti e di sensazioni ma come un tutto, una globalità, fatta di fisicità ma anche di incorporeità (desiderio): l’immagine del proprio corpo si fa via via più nitida e chiara ed il proprio corpo viene confrontato e relazionato con quello dell’altro. Il corpo viene curiosamente e minuziosamente osservato, messo alla prova, sperimentato nel desiderio di conoscerlo, plasmarlo, renderlo proprio. L’aspetto fisico si trasforma in qualcosa di rilevante, una carta d’identità che dichiara e rende noto al mondo la fase di passaggio che l’adolescente sta attraversando.
L’individuo, a questa età, da un lato desidera sentirsi adulto e autonomo dal nucleo d’origine, dall’altro però è combattuto perché si sente ancora attratto dalla protezione familiare e desideroso di attenzioni, come quando era bambino. I mutamenti fisici hanno sempre una risonanza a livello psicologico, e gli adolescenti sono spettatori ma anche attori di queste marcate trasformazioni: il passaggio all’età adulta trasformano l’individuo in essere capace a propria volta di procreare.
È sempre in questa fase che si definisce l’orientamento sessuale di un individuo, che può direzionarsi verso l’eterosessualità o l’omosessualità.
I primi legami affettivi con l’altro e le prime relazioni sessuali imprimono una svolta nella vita dell’individuo e segnano il passaggio dall’infanzia alla cosiddetta età adulta. I genitori, che prima erano l’oggetto di desiderio per antonomasia e con i quali c’era uno scambio affettivo e libidico piuttosto intenso, perdono la loro priorità: l’investimento dell’adolescente ora si dirige all’esterno del nucleo familiare, verso il gruppo dei coetanei.