Sanihelp.it – I diabetici con insufficienza renale moderata o grave hanno a disposizione una nuova opzione terapeutica: vildagliptin, un inibitore della DPP-4 che agisce bloccando la degradazione delle incretine nell’organismo, ovvero degli ormoni che stimolano la produzione di insulina da parte del pancreas.
L’approvazione della Commissione Europea estende l’impiego di vildagliptin, che era già indicato per i malati senza insufficienza renale o nella sua forma lieve. L'approvazione arriva a seguito dei risultati del più ampio studio condotto fino a oggi su un inibitore della DPP-4 nei malati con insufficienza renale. Lo studio ha confermato un profilo di sicurezza simile al placebo e ha apportato significativi miglioramenti nel controllo glicemico, quando aggiunto alla terapia antidiabetica esistente.
I risultati fanno di vildagliptin il primo farmaco orale di ultima generazione utilizzabile nei pazienti con diabete di tipo 2 con qualsiasi grado di insufficienza renale.
I diabetici affetti da insufficienza renale rappresentano ben un quarto degli oltre tre milioni di italiani che combattono con il diabete.
Numeri destinati ad aumentare nei prossimi 20 anni. Il diabete rappresenta la quarta causa di morte, perché colpisce circa 360 milioni di persone in tutto il mondo. E l’insufficienza renale, una delle principali cause di morte in questa categoria di malati, affligge circa 90 milioni di diabetici.