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La prima pappa

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Sanihelp.it – Lo svezzamento è una delle tappe principali della crescita di un bambino, questa sfase porta spesso con sè le paure delle mamme, che temono che allontanare il proprio bimbo dal seno sia un trauma e che sarà molto difficile fargli accettare sapori e consistenze nuovi. Le cose di solito sono più semplici, perché nel bambino prevalgono il piacere della novità e la curiosità.


1. Il primo assaggio. La mela cruda grattugiata è il grande classico! Non imboccate il bambino di forza: lasciate che veda da dove arriva il cucchiaino, che cosa c’è nel piatto; permettetegli anche di toccare il cibo: i bambini devono poter fare amicizia con quello che mangiano.

2. Parlare o cantare mentre si imbocca il bambino può aiutare a superare le sue resistenze, ma non esagerate, potrebbero distrarlo troppo dal cibo. 

3. La consistenza della pappa. La giusta proporzione tra brodo e altri ingredienti la troverete procedendo per tentativi. Non aggiungete sale, ma solo un cucchiaino di olio extravergine di oliva. Sale e zucchero sono da evitare per tutto il primo anno di vita. 

4. Usate cucchiaini di plastica o di silicone morbido, decisamente meglio rispetto al freddo metallo.

5. La posizione che preferisce. Lasciate il bambino nella posizione che più gli piace: sul seggiolone o in braccio, l’importante è che sia a suo agio.

6. Dal dolce al salato. Il gusto del latte materno è dolce e passare a una pappa salata può essere traumatico. Provate a stemperare la purea di verdure con il latte (della mamma o di proseguimento, mai vaccino) anziché con il brodo vegetale: giorno dopo giorno, riducete il latte a vantaggio del brodo. Oppure cominciate con la frutta, per esempio con una mela cotta al posto di patate e carote.


7. Inserite un nuovo alimento alla volta, aspettando 3-4 giorni prima di introdurne un altro: così sarà più facile individuare eventuali reazioni allergiche. 

8. Dalla poppata alla pappa. Il ritmo di sostituzione delle poppate con le pappe è di una al mese, a partire, in genere, dal pranzo. 

9. La bevanda più adatta, oltre naturalmente al latte, è l’acqua oligominerale naturale, conservata in bottiglie di vetro e senza nessuna aggiunta. L’acqua oligominerale è indicata sull’etichetta o la si riconosce dalla quota di residuo fisso, che non deve essere maggiore di 140 mg per l nei primi mesi e non superare i 500 dopo il quinto-sesto mese di vita. Tè, spremute e succhi di frutta sono sconsigliati nei primi mesi, mentre vanno bene gli infusi di finocchio dopo i pasti e di tiglio o camomilla la sera, per conciliare il sonno.

10. Il bambino si regola da solo rispetto al quantitavivo, non bisogna forzarlo. Se l’inappetenza è dovuta a una malattia, lo potete capire guardandolo: è pallido e svogliato, manca di vivacità e cresce lentamente. Consultate il pediatra per la diagnosi.

11. L'importanza della proporzione tra gli ingredienti: la pappa ideale è composta per metà da cereali, un quarto di verdure e un quarto di proteine, più una piccola parte di grassi (il cucchiaino d’olio).

12. La ricetta vincente è quella di darsi tempo, procedere per gradi e per tentativi, assecondando il più possibile il bambino a partire dalle sue curiosità verso il cibo dei genitori.

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