Sanihelp.it – I test si usano più di frequente:
– Nelle università: nelle numerose facoltà italiane il cui accesso è a numero programmato, le selezioni avvengono mediante test. Dal 2002 anche in molte altre università si sottopongono gli studenti a test di ingresso per valutarne le competenze e il livello di base, pur non vincolando al successo nel test l'accesso alla facoltà. Prove selettive a test vanno superate per accedere a master e università straniere.
– Nelle aziende: molte aziende ricorrono a un test di selezione per ridurre il numero di candidati da ammettere alle fasi successive di colloquio. Chi passa il test, viene convocato poi a un primo colloquio.
– Nei concorsi pubblici: spesso i concorsi pubblici offrono pochi posti, ma la richiesta è decisamente superiore. I test sono usati come criterio di selezione, sia in questo caso (ammissione di nuovo personale), sia in caso di promozioni in chi è già impiegato nella pubblica amministrazione.
– Nell'ambito militare: si ricorre a test per selezionare i candidati per le Accademie militari, i corsi per allievi ufficiali di complemento, per selezionare sottoufficiali e soldati di truppa.
– Nelle scuole: i test sono usati sia come strumenti di valutazione degli studenti durante l'anno scolastico sia come possibile prova nell'Esame di stato conclusivo del ciclo di scuole superiori, sia nell'Esame di stato di terza media.
– Nelle prove di accesso ad alcune professioni: notai, vigili urbani, infermieri professionali, sono alcune delle categorie sottoposte a test per l'accesso alla professione.
– Nel counselling psicologico: i test sono spesso usati nell'orientamento agli studi e sul lavoro e tendono a sondare attitudini e interessi.
– In ambito clinico: la psicologia clinica ricorre a diversi tipi di test i cui risultati vanno a integrare le informazioni emerse dal colloquio con il paziente e dall'anamnesi.
