Sanihelp.it – È possibile non ingrassare pur mangiando di più e muovendosi di meno? È possibile evitare l’obesità senza ricorrere a dieta ed esercizio? Un articolo, frutto della collaborazione tra gruppi di ricerca dell’Istituto Italiano di Tecnologia, dell’Università della California Irvine e della Yale University, dimostra che farmaci che consentano di realizzare questo obiettivo, per quanto lontani, potrebbero essere un giorno realizzabili.
Il nostro cervello produce dei neurotrasmettitori, chiamati endocannabinoidi, che agiscono colpendo gli stessi bersagli cellulari attivati dalla marijuana. Lo studio dimostra che una di tali sostanze, il 2-arachidonil-sn-glicerolo (2-AG), svolge un ruolo di primaria importanza nella regolazione del metabolismo periferico.
I ricercatori hanno scoperto infatti che il 2-AG controlla i circuiti cerebrali che aiutano a conservare energia corporea favorendo l’accumulazione di grasso bruno, cioè un tipo di grasso utilizzato per generare calore.
I topi mutanti mangiano più dei topi normali e si muovono di meno di essi. Eppure non ingrassano anche se esposti a una dieta molto ricca di grassi, e non mostrano conseguenze tipiche dell’obesità quali elevata trigliceridemia e perdita di sensitività all’insulina. I ricercatori hanno scoperto che queste caratteristiche sono dovute al fatto che nei topi mutanti il grasso bruno consuma più calorie (cioè brucia più grassi) che nei topi normali. Ciò dimostra che il 2-AG cerebrale controlla la capacità del corpo a immagazzinare energia e produrre calore.
In Italia, le patologie che fanno parte della sindrome metabolica colpiscono circa 14 milioni di persone, con un continuo incremento anche nei bambini e negli adolescenti.