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Il più ampio registro al mondo sulle cure antitrombotiche

Sanihelp.it – Nasce un registro che fornisce un’immagine del mondo reale sull’uso delle terapie antitrombotiche orali per la prevenzione dell’ictus in malati con fibrillazione atriale non valvolare.


Con un arruolamento previsto di 56.000 malati in 2.200 centri di 50 Paesi, il progetto studierà le strategie terapeutiche disponibili per la prevenzione dell’ictus in pazienti con fibrillazione atriale non valvolare e i conseguenti esiti clinici nei malati. Il registro raccoglierà importanti dati relativi alla sicurezza e all’efficacia comparativa dei farmaci antitrombotici, quali l’antagonista della vitamina K warfarin, l’acido acetilsalicilico e i nuovi anticoagulanti orali, fra cui dabigatran etexilato.

Nell’ambito del lancio di nuovi anticoagulanti orali che, tramite studi clinici, hanno già evidenziato dati convincenti in merito alla prevenzione di ictus da fibrillazione atriale non valvolare, i registri come questo sono fondamentali per comprendere come i risultati di tali studi possano tradursi in pratica clinica e come si possa ottimizzare appieno la terapia antitrombotica.

L'iniziativa andrà a coinvolgere una serie di differenti strutture di cura, come studi di medici di medicina generale, centri di cura ambulatoriali, ospedali pubblici, centri universitarie centri di terapia anticoagulante. Entro il 2012 il registro sarà avviato nei Paesi di tutte le principali regioni del mondo, fra cui USA, UE, America Latina e Asia. In seguito si aggiungeranno altri Paesi e la conclusione è prevista per il 2020.

Ogni anno in tutto il mondo l’ictus da fibrillazione atriale colpisce fino a tre milioni di persone, una ogni 10 secondi. Una persona su quattro, di età superiore a 40 anni, sviluppa nel corso della sua vita la fibrillazione atriale, la più comune anomalia del ritmo cardiaco in tutto il mondo. Inoltre, gli ictus da fibrillazione atriale sono più gravi e associati a una maggiore disabilità rispetto a quella relativa agli ictus di diversa origine.

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