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L’aperitivo? Un killer per la salute dei denti

Sanihelp.it – Secondo il dottor Daniele Benedetti Forastieri, medico dentista a Senigallia, una dieta corretta permette un risparmio medio stimato di circa 800 euro l'anno a famiglia di spese dentistiche.


Quali sono i cibi che non devono mancare sulla tavola? Latte e derivati per il loro contenuto di calcio, con l'accortezza di lavare i denti per eliminare il lattosio, sì alle verdure in foglia, sia fresche che cotte al vapore, che stimolano la salivazione e lavano la bocca, largo poi alla frutta croccante e ricca di fibre, in particolare i frutti di bosco come i mirtilli che contengono sostanze antibatteriche capaci di ridurre i depositi di placca dell'80% (purché senza zucchero). Sedano e carote eliminano la placca mentre rapanelli, pomodori, crescione e ciliegie contengono fluoro.

Le proteine sono fondamentali per le strutture di sostegno della bocca, mentre per ciò che riguarda i carboidrati è meglio prediligere quelli integrali che favoriscono una masticazione prolungata rispetto ai prodotti raffinati. Anche un bicchiere di vino rosso a pasto ha i suoi vantaggi: i polifenoli contenuti infatti contribuiscono a inibire la capacità dei batteri di aderire alla superficie dentale.

Una minaccia per la dentatura invece sono spremute di agrumi e succhi di frutta: l'acido citrico ha un'azione abrasiva sullo smalto per cui è opportuno risciacquare la bocca subito dopo. Le bibite gassate e gli energy drinks hanno un'azione corrosiva su dentina e polpa e va fatta attenzione anche all'aceto e alla birra, che alcuni studi hanno rivelato triplicare i danni alla dentina.

Il consiglio? Limitare il consumo di snack dolci e salati, caramelle e dolciumi, ma anche patatine, tartine e semi oleosi serviti con l'aperitivo: lasciano residui altamente adesivi il cui effetto dannoso viene moltiplicato dall'alcol, questi infatti viene degradato da enzimi naturalmente presenti nella bocca che lo trasformano in acetaldeide, una sostanza che danneggia i tessuti di sostegno delle gengive (fibroblasti). Eppure l'aperitivo è un rito ormai consolidato: lo celebra il 30 % degli italiani, quota che sale al 46% dei ragazzi tra i 18 e i 19 anni e raggiunge la vetta del 51% di quelli da 20 a 24 anni (dati Istat 2011).

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