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Artrite pediatrica: nuovo farmaco salva la metà dei bambini

Sanihelp.it – Rapido e significativo miglioramento fino al raggiungimento della remissione nella metà dei bambini: è uno dei risultati emersi da uno studio clinico mondiale nei bambini ammalati di artrite idiopatica giovanile sistemica.


Il nuovo trattamento si basa sull’uso dell’anticorpo monoclonale tocilizumab, che inibisce l’attività di interleuchina-6, la molecola dell’infiammazione che è prodotta in grande eccesso nei bambini con l’artrite idiopatica giovanile sistemica.

L’artrite idiopatica giovanile sistemica è la forma più grave di artrite cronica in età pediatrica; nella maggior parte dei bambini esordisce tra i 2 e i 6 anni di età. È caratterizzata da febbre elevata quotidiana, eruzioni cutanee e dolori articolari che costringono il bambino a letto. Nella metà dei casi i sintomi e, in particolare, l’artrite possono durare anni, anche fino all’età adulta. Maggiore è la durata nel tempo della malattia, maggiori sono le deformità articolari che impediscono progressivamente ai bambini di correre o di giocare e possono poi determinare handicap funzionale grave fino a rendere necessario il ricorso alla sedia a rotelle.

Lo studio clinico con tocilizumab arriva dopo anni di ricerca focalizzata sullo studio di interleuchina-6 e del suo ruolo in questa malattia. Ideato e condotto dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, grazie al coordinamento di due reti internazionali, coinvolge 42 Centri di Reumatologia Pediatrica di 17 paesi di 4 continenti. I risultati, confermando anni di ricerche, mettono a disposizione una terapia molto efficace, che permette anche di ridurre o sospendere in più della metà dei bambini il trattamento con cortisone.

Per la evidente efficacia di tocilizumab – dimostrata nel corso dello studio – nel ridurre i segni e i sintomi della malattia, sia la European Medicines Agency sia la Food and Drug Administration degli Stati Uniti hanno dato il via libera in tempi rapidi all’uso del farmaco per la cura dei bambini affetti da questa grave malattia rara. Come per tutti gli anticorpi monoclonali, ul nuovo trattamento deve essere somministrato in centri altamente specializzati.

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