Sanihelp.it – Il 2012 è stato un anno difficile per il comparto dei farmaci senza obbligo di prescrizione: a parità di classificazione i dati indicano un calo dei consumi pari al 5.4% e una contrazione della spesa pari al 3.7%. Tuttavia, grazie al delisting, cioè ai provvedimenti di riclassificazione da farmaco con obbligo di prescrizione non rimborsabile a farmaco senza obbligo di prescrizione di oltre 350 confezioni di farmaci, il mercato dei senza ricetta tiene con una diminuzione più contenuta dei consumi (-1,6%) e una crescita dei fatturati (+2,5%) rispetto alla fotografia del mercato scattata nel 2011.
Si osserva una contrazione delle vendite del 5,1% del numero di confezioni di farmaci di automedicazione o OTC (quelli cioè per i quali è consentita la comunicazione al grande pubblico) con un fatturato pari a 1.675 milioni di euro, in diminuzione del 2,8%, mentre si registra un tracollo delle vendite per i SOP (quelli che non possono comunicare direttamente al cittadino) con una contrazione del 6,2% delle confezioni vendute (87,5 milioni) e del 5,6% della spesa (oltre 717 milioni di euro).
Nel 2012 i farmaci per la cura delle affezioni respiratorie (tosse, raffreddore) si confermano al primo posto in termini di quota di mercato (28,3% per un giro di affari di oltre 103 milioni di confezioni e fatturato di oltre 672 milioni di confezioni). Seguono i farmaci gastrointestinali che si attestano al secondo posto – con quasi 68 milioni di confezioni e 433 milioni di euro di fatturato (quota di mercato 18,2%) – e gli analgesici con oltre 57 milioni di confezioni e quasi 437 milioni di euro (quota di mercato 18,3%).
Quarto posto per dermatologici con quasi 28 milioni di confezioni, 233 milioni di euro di fatturato e una quota di mercato del 9,8% a valori. Scavalcata per la prima volta la classe delle vitamine e integratori che lasciano la loro posizione ai farmaci per l’apparato circolatorio, quinti per importanza con oltre 14 milioni di confezioni e circa 158 milioni di euro di fatturato (quota di mercato pari al 6,6%), in parte per effetto del delisting e, in parte, per il passaggio di prodotti nella classe dei notificati.
La farmacia si conferma essere il canale privilegiato per l’acquisto (quota di mercato pari al 93% del giro di affari complessivo). Infine, secondo i dati IMS Health, il prezzo medio per le specialità senza ricetta si attesta a 7.6 euro, con aumenti medi contenuti e pari all’1.8%, inferiori in tutti i canali rispetto a quanto registrato dai dati di consuntivo 2011 (+3.2%).