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Il cibo italiano è il meno contaminato del mondo

Sanihelp.it – L’Italia conquista il primato in Europa e nel mondo della sicurezza alimentare con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici oltre il limite (0,3%) che sono risultati inferiori di 5 volte a quelli della media europea (1,5% di irregolarità) e addirittura di 26 volte a quelli extracomunitari (7,9% di irregolarità).


È quanto emerge da un'analisi della Coldiretti sulla base dei dati Efsa diffusa in occasione del lancio della campagna per l’Expo 2015. È l’Italia dell’agroalimentare dove convivono export di grande valore e vendita diretta degli agricoltori. Dove, con l’impresa familiare, si insegna ai Paesi meno fortunati la strada da seguire per l’autosufficienza alimentare. Il biglietto da visita dell’Italia è il cibo, il Made in Italy e questo Paese ha molto da raccontare sulle cose fatte, sulla biodiversità, sui modelli produttivi, sulla vicinanza tra produttori e consumatori. 

Il modello agricolo italiano – ha sottolineato la Coldiretti – può contare sulla leadership in Europa con 249 prodotti tipici a denominazione di origine riconosciuti (Dop/Igp), il maggior numero di aziende agricole biologiche (48.269 operatori)e la maggiore biodiversità con 57.468 specie animali e 12mila specie di flora, ma anche nel valore aggiunto per ettaro di terreno ovvero la ricchezza netta prodotta per unità di superficie dall’agricoltura italiana è praticamente il doppio di quella di Francia e Spagna, il triplo di quella inglese ed una volta e mezzo quello tedesco.

L’Italia è il primo esportatore mondiale di vino, pasta, kiwi, pesche, mele e pere ma anche il principale produttori di pasta e ortofrutta. Senza contare il record di longevità grazie alla dieta mediterranea, il top di presenze per il turismo enogastronomico e quello ambientale con 871 parchi e aree protette che coprono il 10% del territorio.

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