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Cistite: la cura con acido ialuronico è in capsule

Sanihelp.it – L’acido ialuronico in combinazione con il condroitin solfato ha dimostrato recentemente la sua efficacia nel trattamento di varie forme di cistite, sia per la riduzione delle ricorrenze nelle cistiti batteriche che, secondo stime epidemiologiche, colpiscono una donna su sette nei Paesi industrializzati, sia nelle forme più complesse come la cistite interstiziale.


Quest’ultima è conosciuta anche come sindrome del dolore pelvico: uno stato infiammatorio cronico, di cui solo recentemente si è arrivati a definire criteri condivisi per la diagnosi.

È del 2008 infatti la proposta della European Society for the Study of Interstitial Cystitis di porre la diagnosi di cistite sulla base dei seguenti sintomi: dolore pelvico cronico (di durata superiore a sei mesi), pressione o sensazione di fastidio associati alla vescica e almeno un altro sintomo urinario, quale per esempio l'urgenza o la frequenza di minzione.

Attualmente, si ritiene che l’insorgenza della cistite sia da ricondurre a un’alterazione dell'urotelio, il rivestimento interno della vescica e del tratto urinario, e del suo strato più superficiale, il coating, ricoperto a sua volta da una porzione superficiale di glicosaminoglicani (GAG), tra cui l’acido ialuronico e il condroitin solfato, e da una porzione profonda di glicoproteine e proteoglicani.

In condizioni fisiologiche, il coating impedisce l’adesione all’urotelio degli agenti patogeni. Questa protezione viene a mancare invece se l'urotelio risulta alterato. La serie di risposte infiammatorie e neurogeniche che ne consegue porta ai sintomi della cistite.

Il danno all’urotelio costituisce uno dei bersagli terapeutici del trattamento anche per il trattamento delle cistiti batteriche ricorrenti.
 
L’efficacia è stata documentata da un recente studio condotto in sei dipartimenti di urologia Italiani, che ha confrontato il trattamento con la combinazione acido ialuronico e condroitin solfato (HA+CS) con il dimetilsulfossido (DMSO), uno degli standard terapeutici per la patologia, approvato dall’FDA americana.

Durante tre mesi di trattamento, la combinazione HA+CS è risultata efficace quanto il trattamento con DMSO nel migliorare la sensazione di dolore, la sintomatologia urologica e la qualità della vita.


Al controllo a sei mesi si sono osservati miglioramenti dei sintomi quali il dolore, la frequenza e l’urgenza per entrambi i trattamenti in esame, ma la combinazione di acido ialuronico e condroitin solfato ha dato dei risultati migliori nel dolore misurato con la scala VAS.

Inoltre il trattamento con la combinazione sembra essere quello meglio tollerato e con una minore percentuale di eventi avversi.

Di recente IBSA ha sviluppato anche una nuova formulazione in capsule molli per la somministrazione orale, contenente, oltre all’acido ialuronico e al condroitin solfato, quercetina e curcumina, sostanze naturali di origine vegetale con proprietà antiossidanti. 

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FonteIBSA

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