Sanihelp.it – Anni per avere una diagnosi mentre il dolore cresce. E poi ancora anni per trovare la terapia giusta. Per chi è affetto da neuropatia del pudendo questa è quasi la prassi.
La neuropatia del nervo pudendo è causata da un danneggiamento meccanico e/o infiammatorio che può manifestarsi in vari modi, quali dolori vaghi, sensazioni di bruciore, di spilli, intorpidimento, torcimento, sensazione di freddo, di stiramento, sensazione di corpo estraneo nel retto o nella vagina.
Il nervo pudendo trasporta le sensazioni ai genitali esterni, al retto e al perineo; quando questo è danneggiato, può dare origine a diversi sintomi, primo fra tutti il dolore.
Questa malattia, che oggi può essere trattata attraverso terapia fisica, iniezione di steroidi e con la chirurgia di decompressione del nervo, è spesso mal diagnosticata come prostatodinia, prostatite non batterica, vulvodinia idiopatica, orchialgia idiopatica, proctalgia idiopatica, dolore idiomatico al pene, coccidinia, sindrome dell’elevatore dell’ano, borsite ischiale.
L’intrappolamento del nervo pudendo può manifestarsi improvvisamente o evolversi col tempo. Può essere causato dallo stare seduti per lungo tempo, dall’andare in bicicletta, da movimenti ripetitivi, esercitandosi con le gambe o da nessun motivo apparente. La sindrome dei ciclisti risulta frequentemente essere l’intrappolamento del nervo pudendo.
In Italia gli specialisti a occuparsi di questa patologia sono pochi e non esiste oggi uno studio scientifico che ne indaghi eziologia ed epidemiologia. A porre rimedio a questa lacuna ci hanno pensato i malati dell’associazione AINPU (Associazione Italiana Neuropatia del Pudendo), che stanno promuovendo un questionario sul tema.
L'obiettivo è raccogliere un ampio numero di risposte che permetteranno di ottenere dati da sottoporre all’attenzione dei medici e all’opinione pubblica.
