Sanihelp.it – Bastano due quadretti di cioccolato fondente per migliorare la salute delle arterie negli individui con aterosclerosi dei vasi periferici, nel nostro Paese pari a circa 1,8 milioni di over 70. Lo dimostra un nuovo studio italiano condotto da esperti della Società Italiana di Medicina Interna.
La ricerca è stata condotta da ricercatori della I Clinica Medica dell'università Sapienza di Roma su 20 persone, nei quali l'aterosclerosi delle arterie delle gambe provocava la cosiddetta claudicatio intermittens, ovvero dolore e zoppia durante il cammino dovuta alla scarsità di apporto di sangue ai muscoli delle gambe, per colpa di arterie e capillari irrigiditi.
I partecipanti hanno mangiato 40 grammi di cioccolato quindi sono stati analizzati nella loro capacità di percorrere un tratto a piedi. I dati mostrano un effetto del cioccolato sulla distanza massima percorribile senza accusare i primi dolori: i partecipanti riuscivano a camminare circa l'11 % più a lungo rispetto al solito, impiegando anche il 20% di tempo in meno.
Il beneficio si ha però soltanto con il cioccolato fondente e non con quello al latte, che contiene circa un terzo dei polifenoli rispetto al primo: l'effetto è infatti mediato dagli antiossidanti presenti nel cacao, molto più abbondanti nel cioccolato amaro.
I polifenoli si sono dimostrati in grado di ridurre lo stress ossidativo cellulare e di interferire con la produzione di ossido nitrico aumentandone la quantità: questa molecola è un potente vasodilatatore, per cui mangiare cioccolata riduce lo stress ossidativo dei vasi sanguigni e al tempo stesso aiuta a dilatarli, aumentando l'afflusso di sangue in periferia.
Gli effetti sono evidenti dopo due ore dal consumo e confermano quelli ottenuti in precedenza su fumatori che, dopo aver mangiato cioccolato fondente, mostravano un aumento della dilatazione dei vasi sanguigni. Ora sarà importante capire cosa accade con un consumo continuativo e regolare di cioccolato.