Sanihelp.it – Chi utilizza le sigarette elettroniche le considera meno dannose per la salute rispetto a quelle tradizionali, a patto che si tratti di prodotti certificati e di qualità: è quanto emerge da un’indagine lanciata dall’Unione Nazionale Consumatori.
Secondo i dati emersi dal sondaggio, le sigarette elettroniche sono considerate il miglior metodo per ridurre i danni derivanti dall’uso del tabacco (ben il 95% delle preferenze): il 69% degli utenti ritiene che faccia meno male della sigaretta tradizionale (e per questo il 68% pensa che non passerà di moda) e quasi 60 consumatori su 100 credono che sia utile per smettere di fumare. Il 26% ritiene che l’e-cig aiuti a ridurre l’utilizzo della sigaretta tradizionale e il 25% che consenta di risparmiare.
In molti credono che la sigaretta elettronica sia stata osteggiata in questi anni: 81 su 100 ritengono responsabili le multinazionali del tabacco, l'80% individua un impedimento nello Stato e nell’eccessiva pressione fiscale e quasi la metà punta il dito contro i mezzi di informazione (46%) e le multinazionali del farmaco (36%). Solo 3 su 100 pensano che la diffusione non sia stata ostacolata.
Lo studio evidenzia quali sono le caratteristiche che le persone cercano nel prodotto e, se un quarto predilige l’e-cig per il risparmio, molti di più cercano innanzitutto uno strumento il cui liquido sia certificato e di qualità (77% delle preferenze), con la possibilità di scegliere un aroma di gradimento (71%), efficiente per durata della batteria, tempi di ricarica (75%). Per quanto riguarda il canale di acquisto preferito, al primo posto troviamo il negozio specializzato (81%), ma la metà si rivolge anche agli e-shop (50%).
L'Unc aggiunge che, da un rapporto condotto nel Regno Unito, le e-cig sembrerebbero più sicure del 95% rispetto al tabacco, mentre uno studio che arriva dalla Harvard University di Cambridge sostiene che Il 75% delle sigarette elettroniche aromatizzate in commercio negli Stati Uniti potrebbe contenere una sostanza dannosa.
Inoltre, secondo uno studio condotto da un gruppo di ricercatori italiani guidato dall'In-Cnr e dell'Università Statale di Milano, la sigaretta elettronica creerebbe dipendenza e l’effetto ansiogeno sarebbe maggiore rispetto a quello della sigaretta tradizionale.