Sanihelp.it – Grazie a un progetto di ricerca nato dalla collaborazione del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa, con l’Associazione AILI ed ELLEFREE, sulla rivista Foods è stato pubblicato un articolo dove sono stati indagati i livelli di lattosio effettivamente presenti in diversi tipi di formaggio.
Quando si arriva a una diagnosi di intolleranza al lattosio non significa che tutti i derivati del latte non si devono più mangiare, ma più correttamente ognuno deve capire la soglia di lattosio che può effettivamente tollerare e orientarsi verso prodotti che di lattosio ne contengono poco, in maniera naturale e non perché delattosati.
Grazie a questo studio è stato possibile stilare una lista composta da 21 formaggi italiani e 4 stranieri nei quali è presente un contenuto residuo di lattosio espresso <0,001%.
Questo contenuto di lattosio è espressione del processo di produzione e stagionatura adottato.
La stagionatura, infatti, contribuisce a ridurre il lattosio contenuto nei formaggi che viene trasformato in acido lattico: più lungo è l’affinamento, dunque, minore è il quantitativo di lattosio presente nel prodotto finito.
I 25 formaggi senza lattosio dop sono i seguenti:
· Asiago
· Bitto
· Bra
· Brie
· Caciocavallo Silano
· Castelmagno
· Cheddar
· Emmenthaler
· Fiore Sardo
· Fontina
· Gorgonzola
· Grana Padano
· Le Gruyére
· Montasio
· Parmigiano Reggiano
· Pecorino Romano
· Pecorino Sardo
· Pecorino Siciliano
· Pecorino Toscano (stagionato almeno 4 mesi)
· Piave
· Provolone Valpadana
· Stelvio
· Taleggio
· Toma piemontese
· Valtellina Casera