Sanihelp.it – Attraverso il Sistema di Allerta Europeo, il Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche sociali è stato informato della commercializzazione in ambito comunitario di carni suine di origine irlandese contaminate da diossina. La carne di maiale proveniente dall’Irlanda avrebbe una presenza di diossina 100 volte superiore ai livelli massimi consentiti dalle normative europee.
Le autorità irlandesi non hanno, al momento, trasmesso la lista di distribuzione di dette carni, pertanto non è possibile conoscere il numero di eventuali partite di carni suine introdotte in Italia né la loro destinazione.
A titolo cautelativo e in attesa di ricevere ulteriori informazioni è stata comunque diramata l’allerta a tutti gli Assessorati alla sanità regionali con l’obbligo di rintraccio e sequestro cautelativo di tutte le carni suine irlandesi e di prodotti eventualmente trasformati introdotti in Italia a partire dal 1 settembre 2008, analoga attività di sequestro cautelativo delle carni è svolto dal Comando Carabinieri per la tutela della salute.
La presenza di diossina (nome generico di una serie di composti chimici) è dovuta a mangimi contaminati. Ha notevole affinità per il grasso, dove tende a fissarsi in modo piuttosto stabile, con tempi di emivita nell’ordine di anni, a seconda della molecola implicata. Ci troviamo dunque in una situazione di rischio molto basso, tuttavia l’intervento ministeriale è giustificato in quanto volto a tutelare al massimo i requisti di sicurezza alimentare.
Intanto la Coldiretti sottolinea la necessità di estendere immediatamente l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza per la carne di maiale, al pari di quanto è stato già fatto per quella di pollo e per quella bovina dopo le emergenze influenza aviaria e mucca pazza. Secondo l’indagine Coldiretti-Swg la quasi totalità dei cittadini (98%) considera necessario indicare in etichetta il luogo di origine della componente agricola contenuta negli alimenti.
In Italia le importazioni di carne di maiale fresca, refrigerata e congelata dall’Irlanda sono contenute – sottolinea la Coldiretti – su una quantità di 1,7 milioni di chili nei primi otto mesi del 2008, con un calo del 20% in quantità rispetto allo scorso anno.
L’Associazione di consumatori sottolinea come la segnalazione da parte della commissione europea di 22 partite di carne entrate in Italia dall’Irlanda e i relativi sequestri dimostrano che in Italia i controlli funzionano.
Niente allarmismo, quindi. Dall’Irlanda è arrivato appena lo 0,3% delle carni di maiale importate in Italia, comunque è sempre meglio preferire le carni italiane garantite da marchi di qualità come il Gran Suino Padano (GSP) o acquistate direttamente dai moltissimi allevamenti che offrono questa opportunità.
Dal canto suo, Codacons invita i consumatori a non acquistare nei prossimi giorni di festa cotechini e zamponi in vendita nel nostro paese, e a sostituire tali prodotti con altre carni.