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Parola d’ordine: niente arrossamenti

Sanihelp.it – Il cambio del pannolino rappresenta uno degli eventi più critici per le neomamme (e soprattutto per i neopapà), che di colpo di trovano di fronte ad un esserino in grado di produrre così tanta… roba da pulire. Non che per i nostri piccoli tesori vada granché meglio, dato che tutto quello che producono non è poi tanto ben gradito dalla loro pelle così delicata, soprattutto se non si è solleciti nel liberarli dal fastidioso fardello: il contatto prolungato con urine e feci favorisce la proliferazione di batteri e l'alterazione della fisiologica barriera cutanea. Inoltre l'occlusione e lo sfregamento meccanico del pannolino promuovono la comparsa di fenomeni macerativi e di fastidiose irritazioni.
Il consiglio più sentito è ovviamente quello di cambiare il pannolino frequentemente e soprattutto tempestivamente, dopo avere lavato e asciugato accuratamente le zone interessate, magari aiutandosi con salviettine dedicate, in grado di fornire una detersione profonda ed accurata.
Al termine di ogni cambio non deve mai mancare l'applicazione della pasta all'ossido di zinco, la miglior protezione contro l'insorgenza di irritazioni e arrossamenti, e il miglior aiuto per mantenere la pelle del bambino sana e protetta.
Un ultimo consiglio: poiché sembra quasi che i bambini sappiano quando sarebbe meglio non richiedere cambi, scelgono proprio quei momenti per mettere alla prova la nostra capacità organizzativa. Non facciamoci sorprendere: portiamo sempre con noi quel serve per il cambio più un comodo telo igienico multiuso, che ci consentono di affrontare anche le situazioni più disagiate in cui ci mettono le “canaglie” più simpatiche, adorabili e preziose del mondo.


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