Sanihelp.it – Per tante donne la gestione del tempo libero dei figli è un dilemma. In quella manciata di ore che separa l’uscita da scuola dalla cena si vorrebbe soddisfare la voglia di divertimento dei bambini, senza dimenticare l’onere dei compiti. Ma la premura di riempire la giornata del bambino può portare a sovraccaricarlo di impegni finendo per stressarlo.
L’ideale è suddividere la settimana in modo da dare il giusto peso a tutte le attività necessarie allo sviluppo psico-fisico del bambino: prima lo studio, poi lo sport, infine il gioco.
Studio. Il primo passo per rifocillare il piccolo è una sana merenda che gli permetta di arrivare all’ora di cena senza i morsi della fame. A questo punto al bimbo dovrebbero essere concesse un paio d’ore per rilassare la mente prima di affrontare i compiti (anche se è altrettanto saggio il detto: «tolto il dente, tolto il dolore», quindi, perché non farli subito?).
Sport. La disciplina scolastica mortifica l’esuberanza infantile. Ecco perché l’attività fisica è un riempitivo ideale, in quanto compensa la sedentarietà della prima parte della giornata e permette ai bimbi di dare via libera alla loro vivacità, che altrimenti potrebbe trovare valvole di sfogo inopportune (per esempio con attacchi distruttivi in casa…).
Venti minuti circa di sport al giorno permettono di:
- rinvigorire ossa, articolazioni e muscoli
- mantenere un peso ottimale
- potenziare la capacità di apprendimento
- migliorare il controllo emotivo, l’autostima e la socializzazione.
Hobbies. Oltre allo sport, esistono diversi passatempi per bambini desiderosi di imparare, come la pittura o, perché no, un po’ di volontariato domestico, nel senso di tempo dedicato a un nonno o a un fratellino bisognosi di coccole e compagnia.
Qualunque passatempo si scelga, l’importante è evitare di lasciar poltrire i nostri figli davanti alla TV. Infatti, secondo i dati della National Survey, i ragazzi che passano più di quattro ore davanti alla TV hanno un peso corporeo molto più alto rispetto agli altri coetanei.
Gioco. Nell’era dei computer i bambini si fanno abbindolare da accattivanti, e spesso malsani, passatempi tecnologici, con il risultato di perdere di vista giochi più genuini. È qui che intervengono mamma e papà, che possono coinvolgere i figli in attività ludiche originali.
Non dimentichiamo infatti che il veicolo privilegiato di espressione infantile è il gioco, attraverso il quale i bambini imparano a misurare le proprie capacità intellettive e fisiche.
Oggi purtroppo si è perso il gusto del gioco all’aperto: riscoprire il piacere di un pic-nic o di una gita fuori porta può essere un’ottima occasione per rigenerare il corpo e la mente. E non solo dei bambini.