Sanihelp.it – Il bagnetto è molto importante nella vita del neonato, è un momento che gli ripropone le sensazioni protettive che aveva nella pancia della mamma e questo lo aiuta ad abituarsi alla nuova condizione e ai tanti stimoli che ogni giorno si trova ad affrontare: l'aria da respirare, il freddo e il caldo dell'ambiente, i vestiti sul corpo.
Per i genitori, il bagno è un prezioso momento di contatto, da vivere con gioia. Spesso le neomamme vivono questa fase con apprensione, dovuta all'inesperienza e alla paura che il bambino prenda freddo, scivoli o sia scomodo. Le paure spesso sono ppiù immaginarie che reali, ma vanno accolte e gestite: per la mamma può essere d'aiuto per i primi tempi avere accanto una persona di fiducia (il compagno, la madre, un'amica, la sorella) che la assista e la consigli. Un supporto aiuta non solo la gestione pratica del bagnetto, ma tiene sotto controllo l'ansia e la tensione.
Il tempo affinerà la pratica e la gestualità e il bagnetto sarà allora un momento di affettuoso coinvolgimento tra genitori e bambino.
Il primo bagnetto va fatto su indicazione del pediatra, in genere dopo la guarigione del cordone ombelicale. Per facilitare l'operazione, si può mettere la vaschetta su un tavolo o su un ripiano, a un'altezza che consenta all'adulto di essere comodo e di non doversi chinare.
Prima di immergere il bambino è bene controllare la temperatura dell'acqua e verificare di avere tutto l'occorrente a portata di mano: asciugamano, creme, talco, pannolini puliti, indumenti.
La posizione più sicura per tenere il bambino consiste nel mettere sotto la sua ascella sinistra il nostro braccio sinistro, affinché vi si appoggi con la testa e le spalle, mentre con la mano sinistra lo sosteniamo per non farlo scivolare; la mano destra è così libera per lavarlo delicatamente. Sebbene i suoi movimenti siano limitati è meglio non lasciare il bambino da solo nella vaschetta o sul fasciatoio.
Finito il bagno e asciugato il piccolo, un carico di baci e coccole sottolineeranno la magia del momento!