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Cellulite: identikit di una malattia

Focus Cellulite: la malattie e le sue cause

La cellulite, o panniculopatia edematofibrosclerotica, può essere definita come un’alterazione del profilo cutaneo che nelle donne si manifesta caratteristicamente all’addome, ai glutei, alle cosce e alle ginocchia, con il tipico aspetto a buccia d’arancia.


Il termine cellulite è stato coniato per la prima volta nel 1920 e da allora sono stati utilizzati numerose altre nomenclature, come liposclerosi, panniculosi, lipodistrofia ginoide (GLD), panniculopatia edematofibrosclerotica (PEFS).

Dal punto di vista etimologico, con cellulite si indica un disordine metabolico localizzato a livello di derma e sottocute che modifica l’aspetto del corpo femminile.
Spesso la cellulite viene identificata con l’adiposità localizzata, ma si tratta di due condizioni ben distinte, infatti quest’ultima rappresenta solo un accumulo di tessuto adiposo in determinate aree corporee. Al contrario, nella cellulite ci sono alterazioni di tipo metabolico, istochimico, biochimico ed ultrastrutturale che possono associarsi o meno al quadro di adiposità localizzata.

La cellulite colpisce circa l’85% delle donne caucasiche, indipendentemente dal loro peso corporeo e dall’età, anche se tali fattori possono essere aggravanti. Nell’uomo la cellulite è un fenomeno raro.

Dal punto di vista ezio-patogenetico si riconoscono una serie di fattori predisponenti genetico-costituzionali, come la razza, il sesso, il biotipo, la familiarità, con aggravamento in alcune fasi della vita della donna, quali la pubertà, la gravidanza, la menopausa.

Ci possono essere patologie concomitanti di tipo endocrino (iperestrogenismo, ipercorticosurrenalismo, ipotiroidismo, ecc), obesità, disfunzioni epatiche, ipertensione arteriosa, alterazioni della circolazione venosa e linfatica, cause iatrogene, ecc. Inoltre ci sono fattori scatenanti, come l’assunzione di anticoncezionali orali, terapie ormonali, uno stile di vita inadeguato (alimentazione disordinata, alcol, fumo, sedentarietà, sovrappeso, ecc), problemi di tipo posturale, l’uso di indumenti stretti, calzature alte e così via.

Le cause d’insorgenza sono diverse, ma la prima e più importante è legata al ruolo svolto dagli estrogeni (soprattutto del 17 beta-estradiolo), che favoriscono la ritenzione idrica e il naturale deposito di cellule adipose in particolari zone del corpo femminile (cosce, fianchi, glutei). Gli estrogeni influenzano anche la microcircolazione, il delicato meccanismo di scambio di liquidi nei tessuti, che è profondamente coinvolto nella genesi della cellulite.


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