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Facciamo luce sulle macchie

Prevenire e trattare le discromie

Sanihelp.it – Le macchie sul viso, chiamate discromie cutanee, rappresentano un disagio condiviso da molte donne. In Europa un terzo delle donne tra i 20 e i 30 anni se ne preoccupa. Un problema che aumenta con l’età: diventano il 40% dai 30 ai 40 anni e il 42% tra i 40 e i 50.


Lo strato più superficiale della pelle, esposto ai raggi UV, si protegge producendo melanina, a volte in eccesso. Ma la melanina non sempre si distribuisce in modo uniforme. Si formano così macchie scure sul viso: in termini scientifici si parla di melasma.

Perché produciamo melanina in eccesso? Le cause possono essere diverse: da gravi infiammazioni a influenze ormonali (gravidanza, contraccettivi ormonali, terapia ormonale sostitutiva in menopausa), da patologie epatiche o tiroidee a farmaci e agenti fotosensibilizzanti (antibiotici, estrogeni, olio di bergamotto). Ma il fattore scatenante è l’esposizione ai raggi solari.

Ascoltando le preoccupazioni delle donne e incrociandole con i processi biologici cutanei, è possibile distinguere 5 tipologie di macchie che alterano l’omogeneità della pelle: macchie scure ormonali, macchie solari, macchie senili, macchie rosse e macchie da imperfezioni. L'80% delle donne di tutte le età è colpita da almeno unon di questi tipi di discromie.
 Le macchie diffuse danno alla pelle un tono irregolare, facendola apparire meno uniforme e meno luminosa, mentre quelle definite, dai contorni ben delineati, sono concentrate soprattutto su fronte, arcate sopraccigliari, zigomi e labbra.

«Il concetto di omogeneità cutanea si può interpretare attraverso tre parametri – spiega Nathalie Broussard, Responsabile della Comunicazione Scientifica Vichy International – Omogeneità pigmentaria: assenza di macchie scure, macchie d’invecchiamento, macchie solari e macchie da imperfezioni. Omogeneità vascolare: assenza di macchie rosse e rossori diffusi sul viso. Omogeneità del micro-rilievo: pori chiusi, grana della pelle fine e levigata».

Come si possono prevenire questi fenomeni? «Per prima cosa proteggendo la pelle dai pericoli dei raggi UV tramite l’applicazione di una crema solare quando ci si trova all’aria aperta, qualsiasi sia il tempo (l’80% degli UV attraversa comunque lo strato di nubi). Se l’esposizione è prolungata si consiglia l’uso di un cappello, occhiali da sole e crema con protezione elevata (superiore a 30 o 50)».

L’offerta di cosmetici antimacchia è sempre più ampia, spaziando dalla farmacologia alla cosmetica, fino ai trattamenti medici high-tech, tra cui laser, peeling, microdermoabrasione, che vanno selezionati in base a origine e intensità della macchia, non solo per assicurarsi il risultato, ma anche per mettersi al riparo da reazioni avverse, come le iperpigmentazioni post-infiammatorie.  


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