Sanihelp.it – Beh, caro navigatore, dispiace deluderti, soprattutto se hai già fatto scorte di integratori, creme, composti e pozioni magiche a base di beta-carotene. La verità è che non esiste alcun legame tra l’assunzione di carotenoidi e la produzione di melanina.
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Non tutte le abitudini sono da buttare: una dieta che privilegia frutta e verdura resta la più indicata nei mesi estivi perché l’alto contenuto di carotenoidi e di acqua è fondamentale per la cura del tessuto epiteliale.
Ma c’è una differenza concettuale molto importante: i carotenoidi hanno la proprietà di combattere l’ossidazione della pelle. Hanno quindi la funzione di conservare al meglio i tessuti e non quella di produrre melanina.
Il dottor Andrea Ghiselli, nutrizionista e ricercatore presso L’Istituto nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione (Inran), è stato chiarissimo in questo senso «la produzione di melanina dipende solo dall’esposizione ai raggi solari, non ha nessun legame con l’assunzione di carotenoidi»
I carotenoidi, presenti in pomodori, carote, albicocche pesche e in generale in frutta e verdura, sono sostanze che l’organismo trasforma in vitamina A. Questa vitamina ha diverse funzioni, una di queste è quella di permettere un corretto sviluppo e ricambio delle mucose e dei tessuti in genere.
In pratica, una corretta quantità di vitamina A (nella nostra alimentazione abbiamo il 200% di copertura dei fabbisogni di vitamina A) consente di mantenere la pelle giovane, liscia e morbida, di evitare che si secchi e che si irriti più del dovuto. Con i carotenoidi quindi possiamo contrastare l’ossidazione dei grassi sottocutanei e il conseguente logorio del tessuto epiteliale.
Basta con integratori di carotene comprati con l’obiettivo di abbronzarsi più facilmente. Non producono una sola cellula di melanina!
Inoltre possono anche essere nocivi, ecco cosa dice a riguardo il Dottor Ghiselli: «Non è una mia opinione personale; recenti ricerche scientifiche mettono in guardia da un loro uso come supplementi. Per le vitamine anti-ossidanti, così come per tutto ciò che riguarda l’alimentazione, è fondamentale l’equilibrio. Ingerire un unico tipo di anti-ossidante in dosi massicce può far solo male. Nella frutta e nella verdura invece troviamo tutto il corredo antiossidante che ci occorre e nelle corrette quantità».
Concludiamo con un ultimo suggerimento utile alla salute e, perché no, al portafogli: molte creme protettive o nutrienti presentano tra gli ingredienti beta-carotene. Il suo effetto è praticamente nullo, perché la trasformazione in vitamina A avviene solo nell’intestino e anche se le creme avessero vitamina A sarebbero comunque assolutamente inutili.