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Staminali cordone ombelicale

Cellule staminali e cordone ombelicale

Sanihelp.it – Quali sono le caratteristiche delle cellule staminali cordonali? E come mai così tanto interesse per la loro l'applicazione clinica?


Come tutti sapete, il cordone ombelicale ha la funzione di permettere lo scambio di nutrienti tra madre e figlio. Questo importante organo contiene mediamente 60-80 cc di sangue, dove troviamo una popolazione eterogenea di cellule staminali, chiamate nel loro insieme, staminali cordonali.

Studi scientifici hanno permesso di individuare diversi tipi di cellule staminali cordonali:

staminali cordonali simil-embrionali: sono in grado, potenzialmente, di differenziare in cellule dei tessuti endotermici, come l'intestino, mesodermici, come il derma, ed ectodermici, come il midollo spinale.

staminali cordonali mesenchimali: possono generare cellule del tessuto osseo, cartilagineo, adiposo e nervoso

staminali cordonali ematopoietiche: differenziandosi, danno origine alle cellule midollari e a quelle del sangue

staminali cordonali progenitrici endoteliali: sono in grado di originare le cellule che costituiscono i vasi sanguigni [1].


Le staminali cordonali sono anche in grado di esercitare una azione anti-infiammatoria, attraverso il rilascio di specifici fattori, detti fattori umorali, come ad esempio la prostaglandina E2 [4, 5].

Ma l'interesse verso queste cellule è dovuto principalmente alla loro ampia capacità differenziativa e proliferativa. Grazie a queste caratteristiche, infatti, le staminali cordonali possono essere utilizzate nell'ambito della medicina rigenerativa, quella branca della medicina moderna che si occupa della rigenerazione degli organi o dei tessuti danneggiati, offrendo un'alternativa alla loro sostituzione.

È però importante precisare che solamente il trapianto autologo – ossia il trapianto effettuato con cellule prelevate direttamente dal paziente – ha un elevato livello di efficacia in medicina rigenerativa.

Infatti, il trapianto allogenico, realizzato con cellule prelevate da un soggetto terzo, espone il paziente a reazioni immunitarie come il rigetto, che lo costringerebbero a sottoporsi a terapie mirate a vita.

In caso di trapianti allogenici, è comunque preferibile l'utilizzo di staminali cordonali, poiché grazie alla loro “immaturità ” immunologica [1, 3] offrono un miglior attecchimento e un minor rischio di rigetto rispetto alle staminali ottenute da altri tessuti.

Ecco perché la conservazione delle cellule staminali cordonali oggi è davvero importante per le famiglie: perché rappresenta una possibilità per il trattamento di patologie diverse natura.

Note bibliografiche
1. Francese, R. and P. Fiorina, Immunological and regenerative properties of cord blood stem cells. Clin Immunol, 2010. 136(3): p. 309-22.
2. Mihu, C.M., et al., Isolation and characterization of stem cells from the placenta and the umbilical cord. Rom J Morphol Embryol, 2008. 49(4): p. 441-6.
3. Harris, D.T., Non-haematological uses of cord blood stem cells. Br J Haematol, 2009. 147(2): p. 177-84.
4. Jiang, X.X., et al., Human mesenchymal stem cells inhibit differentiation and function of monocyte-derived dendritic cells. Blood, 2005. 105(10): p. 4120-6.
5. Spaggiari, G.M., et al., MSCs inhibit monocyte-derived DC maturation and function by selectively interfering with the generation of immature DCs: central role of MSC-derived prostaglandin E2. Blood, 2009. 113(26): p. 6576-83.

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