Sanihelp.it – Ogni cena può essere quella giusta, non occorre aspettare San Valentino per far vivere appieno il connubio cibo e passione.
Sui cibi afrodisiaci, su cui si è sviluppata, tra leggenda e realtà, una letteratura vasta e antichissima: il termine afrodisiaco fu coniato dai greci già nel V secolo avanti Cristo, dal nome della Dea dell’amore Afrodite, per indicare le sostanze capaci di esaltare lo stimolo e il potere sessuale.
Questo aggettivo è stato attribuito, nel corso dei secoli, alle sostanze più disparate: radici di mandragola, cipolle, tartufi, miele, uova, pesci e crostacei, perfino organi genitali di lupo e di cervo. Alcuni alimenti, poi, sono stati considerati afrodisiaci solo per la loro provenienza esotica, come il corno di rinoceronte, le pinne di pescecane e i testicoli di tigre.
Inutile partire per lo zoo armati di coltello, molte di queste sono credenze popolari. Ma se stavate progettando una cenetta di San Valentino a lume di candela non scoraggiatevi: le proprietà afrodisiache di alcuni alimenti sono riconosciute anche da studi medici e scientifici.
«Ci sono alimenti», spiega la sessuologa Ava Cadell, «che contengono sostanze in grado di agire psicologicamente sul corpo. Non tutti, però, producono le stesse reazioni, quindi bisogna saperli associare correttamente a fasi diverse».
Insomma, ogni afrodisiaco ha il suo momento.
Per un primo appuntamento a effetto ci sono i cibi da flirt, che contengono sostanze chimiche e ormoni in grado di stimolare la sicurezza di sé e di abbassare le inibizioni.
L’ ideale è il peperoncino, afrodisiaco per antonomasia: stimola la circolazione ed è ricco di vitamina E, responsabile della fecondità e della potenza sessuale. La banana contiene invece sostanze chimiche che compiono un effetto stimolante sul cervello, predisponendo alle relazioni interpersonali.
Se la serata veleggia nella direzione giusta, si può passare alla fase successiva con i cibi da seduzione, come le ostriche e il cioccolato, che rilasciano testosterone e aumentano l’afflusso di sangue ai genitali.
In questi alimenti, oltre al contenuto, agisce anche la funzione visiva e di richiamo esercitata dalla forma e dal colore.
A questo punto una felice conclusione della serata dovrebbe essere assicurata… ma attenti agli errori: zucchine e altri cibi ricchi di potassio hanno un effetto miorilassante da evitare, mentre cibi in scatola, selvaggina, carni rosse e formaggi grassi richiedono una digestione laboriosa, che ostacola la vascolarizzazione e l’irrorazione dei vasi sanguigni essenziali nell’atto sessuale.
Pasta al pesto e mele cotte hanno invece proprietà sedative. Uomo avvisato…