Sanihelp.it – Il nostro Paese si distingue per la ricchezza di trattamenti ambulatoriali e residenziali mirati al superamento delle condizioni di tossicodipendenza. Mancano tuttavia, allo stato attuale, risorse di trattamento per altre patologie che, pur avendo all’origine una struttura di personalità predisposta alla dipendenza (addiction prone personality), si diversificano in una gamma di diverse espressioni fenomeniche che vanno dal gioco d’azzardo patologico, alla sex addiction, all’abuso di Internet, all’abuso di ecstasy, cocaina e altri stimolanti.
Per tali condizioni morbose risultano talvolta insufficienti sia interventi medico-psicologici offerti dai Ser.T. sia di tipo comunitario, a causa dei lunghi periodi generalmente previsti per i programmi di recupero.
La tipologia dei nuovi dipendenti si esprime inoltre in una gamma estremamente diversificata a livello sociale, culturale, di età e di censo rendendo difficile un inserimento in contesti terapeutici predisposti per popolazioni target assai più omogenee e quindi meno adatte a immissioni da parte di soggetti con storie personali e problematiche socio-adattive diverse e fortemente diversificate.
Si rende pertanto urgente sviluppare nuove forme di intervento che si confrontino con la recente evoluzione dei quadri patologici collegati alle nuove forme di dipendenza.