Advertisement
HomeNewsLa sabbia e la psammatoterapia

La sabbia e la psammatoterapia

Speciale Talassoterapia

Sanihelp.it – Nel nostro paese è abbastanza diffusa (anche se in modo inconsapevole) la cultura della cura con la sabbia (la cosiddetta psammatoterapia, dal greco psammos, sabbia, che unisce gli effetti dell'acqua del mare al calore prodotto dalla sabbia), grazie alla finezza e al buon coefficiente di assorbimento di calore delle sabbie dei nostri arenili e al giusto grado di riscaldamento solare.


Le sabbiature, che consistono nell’immergere per circa 10-20 minuti al giorno il corpo nella sabbia, a parte la testa e il torace, sono assai benefiche per chi ha affezioni reumatiche e osteo-articolari perché si basano sulla capacità della sabbia di cedere calore (che come è noto allevia i dolori e le infiammazioni articolari e muscolari) senza ustionare la pelle.

Le sabbiature vengono solitamente praticamente in istituti che offrono talassoterapia e trattamenti termali, ma anche sulla spiaggia si può sfruttare le proprietà dei minuscoli granelli, per esempio facendo scrub naturali che eliminano le cellule morte e aiutano così il rinnovamento dell'epidermide: si spalma la sabbia asciutta o meglio ancora umida sulla pelle del corpo, insistendo su zone di accumulo delle cellule morte come gomiti, ginocchia e talloni dei piedi, e del viso, particolarmente su mento, ali del naso e fronte (la zona T soggetta a imperfezioni ed eccesso di sebo), e poi si risciacqua (magari con un bel tuffo in mare!).

Ancora: camminare scalzi in riva al mare è molto salutare per le articolazioni del piede e per la circolazione degli arti inferiori. La sabbia infatti fa affondare il piede costringendo i glutei e i muscoli della coscia, della gamba e del piede a un lavoro maggiore per spingere il corpo verso l’alto.

Video Salute

Ultime news

Gallery

Lo sapevate che...