Sanihelp.it – «La data presunta del parto si calcola facendo riferimento alla data di inizio dell’ultima mestruazione. Il termine della gravidanza si stabilisce dopo 280 giorni, cioè 40 settimane complete – spiega Paola Bombardieri, capo-ostetrica presso il reparto di Ginecologia Ostetricia dell’ Istituto Scientifico Universitario San Raffaele di Milano – Tuttavia, questa data stabilisce un termine indicativo della gravidanza, perché il parto potrebbe avvenire anche prima o dopo».
Usando la formula seguente è possibile stimare approssimativamente la data del parto: aggiungere sette giorni al primo giorno delle ultime mestruazioni, sottrarre 3 mesi e aggiungere un anno. Questa formula presume che la donna abbia un ciclo di 28 giorni e che il concepimento sia avvenuto il 14° giorno (giorno presunto dell’ovulazione). Il medico darà una data più precisa se il ciclo è più corto o più lungo.
Si definisce parto a termine quello che si verifica dalla 37sima alla 40sima settimana, il parto pretermine avviene quando si verifica l’insorgenza di una attività contrattile uterina (contrazioni) o la rottura prematura della membrana prima della 37° settimana, infine da 41settimane + 5 giorni, si parla di parto oltre termine.
Le ricerche indicano che solo il 4-10% delle donne partorisce alla data presunta e che la maggioranza partorisce nel periodo da sette giorni prima a sette giorni dopo la data indicata.