Sanihelp.it – La parola d’ordine nel cunnilingus è calma. La stimolazione orale dei genitali femminili richiede tempo: come dichiara l’esperta di coppia Tracey Cox, nel suo Supersex , servono almeno 20 minuti di buon sesso orale perché lei raggiunga l’apice dell’orgasmo.
Meglio, quindi, scegliere una posizione comoda, per esempio lei sdraiata sulla schiena, si sostiene sulle mani mentre le gambe sono sollevate e appoggiate sulle spalle di lui, inginocchiato tra le sue gambe. Sempre in fatto di comodità, meglio che lui sia sbarbato e che lei riduca ai minimi termini i peli del pube: così le carezze saranno più delicate per entrambi e i recettori nervosi funzioneranno al meglio.
L’arte è quella di farsi aspettare: lui deve farsi strada dal seno, piano piano, con carezze, sfregamenti, piccoli baci e leccatine, che lentamente scendono. Per favorire l’eccitazione e quindi la lubrificazione, ci si può aiutare anche con carezze manuali, con le dita che lentamente si insinuano a scostare le labbra della vagina e a scoprire il clitoride.
È lui il centro del piacere, da mordicchiare, baciare, succhiare piano, con carezze dall’alto verso il basso. E come dimenticare la lingua: invece di agire solo di punta, provare con la lingua piatta, con movimenti lenti, pigri e ampi, piccoli e grandi cerchi ideali, alternati con movimenti su e giù. Immaginando di scrivere sul suo corpo con la lingua sarà possibile toccare punti differenti e stimolare in ugual modo più parti sensibili.
E per completare l’opera, mettere le mani sule sue natiche e cominciare a ruotarle con gesti ampi stimola indirettamente l’area anale, donandole piacevoli sensazioni.