Sanihelp.it – «Sto cercando di tirare avanti il più possibile per far sì che i bambini arrivino al parto con almeno 150 grammi in più» aveva dichiarato Beatrice Lorenzin a inizio giugno, in una intervista al settimanale Diva e Donna. Il termine inizialmente previsto per il 7 luglio era stato già anticipato al 20 giugno.
Ma i piccoli sono arrivati ulteriormente in anticipo, la mattina del 7 giugno. La mamma li ha subito presentati via Twitter con una dolcissima immagine che li vede uno accanto all’altra nella culla: «Ecco Francesco e Lavinia. Mamma e papà felici ed emozionati». Francesco, che porta il nome del nonno paterno, pesa 2 chili e 200 grammi, mentre Lavinia, così chiamata in ricordo della bisnonna del ministro, pesa poco meno: 2 chili e 150 grammi.
Nella stessa intervista ha detto di essersi già organizzata per avere un aiuto in casa perché, ammette, «sarebbe impossibile farcela da sola». Un mese prima del parto, in un’intervista rilasciata al settimanale Gente, aveva inoltre anticipato come intende muoversi poi una volta rientrata fisicamente in ufficio «All'inizio li porterò con me in ufficio per allattarli e più tardi mi servirò dell'asilo nido interno».
Le ultime fasi della gravidanza le ha passate a casa, dove ha trasferito l’ufficio per continuare a lavorare al Piano Nazionale Fertilità, quasi un altro figlio per lei, che ha visto la luce il 27 maggio, data della presentazione ufficiale. Con lo slogan Difendi la tua fertilità, prepara una culla nel tuo futuro, il piano punta a collocare questo tema al centro delle politiche sanitarie ed educative del Paese. Tra le azioni previste, c’è anche la promozione di interventi di prevenzione e diagnosi precoce, anche dall’età infantile, al fine di curare le malattie dell'apparato riproduttivo e intervenire, ove possibile, per ripristinare la fertilità naturale.