Sanihelp.it – Max è nata il primo dicembre 2015 e, a poco più di un mese di vita, si appresta a sottoporsi a una prima vaccinazione. Di questi tempi, in cui il fronte dei genitori contrari a vaccinare i propri figli è sempre più ampio, favorendo anche il ritorno di malattie considerate praticamente scomparse, già questa potrebbe sembrare una notizia.
A focalizzare, però, l’attenzione sulla piccola è il suo famoso papà, Mark Zuckerberg, l’uomo che ha ideato Facebook e che, da quando la bimba è nata, non manca di regalare ai suoi seguaci sul social qualche scatto che la ritrae. Così dopo l’annuncio del lieto evento e dell’impegno a donare il 99% delle loro azioni nel social network, che attualmente valgono 45 miliardi di dollari, in beneficenza con la creazione della Chan Zuckerberg Initiative, ora la piccola appare vestita quasi da Arlecchino con una didascalia che non lascia dubbi: «Visita dal medico, tempo per i vaccini!».
Il post è stato interpretato come una risposta alle campagne contro le vaccinazioni, con oltre tre milioni di like ricevuti in soli quattro giorni, più di 32 mila condivisioni e commenti che superano quota 72 mila. Tra questi ovviamente non ci sono solo quelli di quanti apprezzano la testimonianza del fondatore di Facebook e lo ringraziano: non mancano infatti quanti lo critichino per la scelta ancora una volta ancorandosi alla presunta relazione tra vaccini e autismo. Un collegamento che non esiste, frutto di una iniziale truffa, ma smentito da numerosi studi scientifici.
In proposito, una testimonianza nella testimonianza è quella di Stuart Ducan che, commentando il post di Zuckerberg scrive: «Da persona con autismo e con un figlio autistico, e che ogni giorno vede persone che mettono a rischio i propri figli a causa di una vecchia e fraudolenta paura dei vaccini e autismo… grazie per essere così sensibile, per aver fatto ciò che è giusto e anche per mostrare a tutti gli altri la cosa giusta da fare».