Sanihelp.it – Lo hanno già ribattezzato Effetto George. Da quanto il futuro re d’Inghilterra è stato iscritto a una Casa dei bambini di Norfolk, cioè un asilo che segue il metodo Montessori, tantissimi genitori hanno mostrato di voler seguire la stessa strada di Kate e William, facendo altrettanto con i loro figli. A confermare la tendenza l'istituto londinese che porta il nome dell'educatrice di Chiaravalle, scomparsa nel 1952: «Quando è stato annunciato che il principe George avrebbe frequentato una scuola Montessori, il nostro centralino ha iniziato a squillare in continuazione: erano genitori che chiedevano se c'erano posti per i loro figli» secondo quando riportato da La Repubblica.
In UK sono circa 700 le strutture che applicano il sistema educativo ideato dall’italiana Maria Montessori, circa 60 mila nel mondo, mentre, a conferma del detto secondo cui nessuno è profeta in patria, in Italia ci attestiamo attorno alle 200.
Secondo i bene informati, la scelta di William e Kate sarebbe stata prima di tutto guidata dalla volontà di una vita il più possibile normale per il figlio. Per lui quindi un asilo non cittadino, ma in campagna, vicino a quella che è ormai diventata la residenza ufficiale di famiglia; non troppo esclusivo, ma comunque affacciato su una strada privata, quindi non raggiungibile dai paparazzi, e Montessoriano, come la scuola materna in cui Lady D aveva insegnato prima di sposare Carlo. In fondo era stata proprio la principessa Diana a battersi, vincendo, perché i figli fossero iscritti in un asilo e non educati a casa da una governante.
Aiutami a fare da solo è il primo e fondamentale motto del metodo educativo italiano: il bambino deve essere lasciato libero di scegliere le proprie azioni e quindi imparare autonomamente, in uno spazio sicuro e preparato ad hoc. Molti i testimonial famosi, come i fondatori di Amazon, Google e Wikipedia, che assicurano di dover tutto a questo insegnamento che ha stimolato le loro capacità. Chissà se in futuro dirà lo stesso anche il re d’Inghilterra.