Sanihelp.it – «Giacomo finalmente è in follow up! Pochi giorni fa ha fatto la sua ultima terapia e i vari controlli hanno dimostrato che il nostro bellissimo bambino ha vinto questa battaglia». Elena Santarelli lo aveva promesso: nel momento in cui il figlio avrebbe terminato le terapie contro il tumore, lo avrebbe comunicato a tutti i suoi sostenitori e così ha pubblicato due lunghi post sul proprio profilo Instagram, accompagnati da foto in cui lei e il figlio appaiono con delle eloquenti t-shirt: quella del piccolo recita Keep calm, I am in follow up, mentre quella materna un azzeccatto It’s a wonderful day.
Il piccolo è in follow up: significa che ha terminato le terapie contro il tumore e che comincia per lui un lungo periodo fatto di controlli, visite ed esami, prima più ravvicinati, poi gradualmente più distanziati, secondo una tabella di marcia stabilita dai medici, per monitorare la situazione e l’eventuale comparsa (che si spera non avvenga) di ricadute.
Anche se difficilmente in questa fase si può parlare di guarigione vera e propria, è certamente un primo traguardo positivo e Elena lo sa bene: «La strada è ancora lunga e fatta di tanti controlli ma oggi io, Bernardo e Greta ci godiamo e condividiamo con voi che ci siete stati sempre vicini il sorriso di Giacomo che finalmente si riaffaccia completamente alla vita».
Oltre a ringraziare quanti, medici e non solo, le sono stati d’aiuto in vario modo in questi mesi, la showgirl ha voluto dare un importante messaggio di speranza a tanti genitori come lei: «Oggi voglio testimoniare una storia a lieto fine per dare speranza a tante famiglie che ancora lottano o che si troveranno a lottare. Giacomo ha vinto la sua battaglia su un tumore cerebrale maligno e solo ora voglio condividere questo particolare, sperando possa infondere positività a molte famiglie, ma ricordando che ogni bambino ha la sua storia e il suo percorso. Quando si affronta un percorso così a volte non respiri dopo aver sentito altre storie. Il mio consiglio è quello di vivere la propria storia senza fare troppi confronti, affidandosi ai medici che hanno in cura in nostri bambini».