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Pasqua, come viverla con i piccoli

Attività con i bambini

Sanihelp.it – La Pasqua non è solo un appuntamento religioso. «E’ anche una dimensione carica di simboli e rituali, così profondamente legati al ciclo della vita, che offrono spunti significativi per l'educazione, collegandosi a principi come la death education che aiuta a comprendere la naturalezza del ciclo vitale, e la pedagogia del rischio, che attraverso l'elemento del fuoco insegna la gestione consapevole e responsabile degli elementi naturali» commenta Giovanna Giacomini, pedagogista, formatrice e ideatrice di Scuole Felici e del portale Edu-wow.com.


I riti pagani legati alla Pasqua celebravano l'arrivo della primavera e la rinascita della natura. Popoli antichi, come i Romani e i Germani, accendevano falò per simboleggiare la purificazione e il rinnovamento. Usavano simboli come le uova, che rappresentano la nuova vita, e i conigli, simboli di fertilità. Queste tradizioni erano momenti di festa, in cui le comunità si riunivano per celebrare la continuità della vita e la connessione con la natura, elemento principe di tutti i rituali.

Il falò
Tra i riti pagani più antichi troviamo il falò per celebrare l’arrivo della primavera, per segnare il passaggio tra il buio e la luce, per rendere visibile il mistero della trasformazione e che oggi riviviamo in una concezione cristiana con l'accensione del cero pasquale. Oggi possiamo portare questa stessa energia nelle nostre esperienze educative. Con il fuoco insegniamo ai bambini il rispetto, la responsabilità, la capacità di gestire i rischi in modo consapevole. Imparano che il fuoco, come la vita, va custodito con cura, e che ogni trasformazione porta con sé una crescita interiore. La pedagogia del rischio, in particolare attraverso l'uso del fuoco, insegna ai bambini a gestire in modo consapevole e responsabile gli elementi naturali. Esponendoli a situazioni controllate che presentano una certa difficoltà, questa metodologia li aiuta a superare gli ostacoli, non solo nel breve periodo, ma anche nel lungo termine, preparandoli così ad affrontare le sfide future lungo il loro percorso di crescita.

La simbologia dell’uovo
L’uovo è un simbolo universale di vita e rinascita, presente in molte culture antiche. I popoli pagani, ad esempio, decoravano le uova per celebrare il ritorno della primavera e il rinnovamento della natura. Le uova colorate simboleggiavano il sole, la fertilità e la ciclicità della vita, e venivano spesso seppellite nei campi o offerte agli dèi per favorire un raccolto abbondante. Questo rituale esprimeva il desiderio di rinnovamento, la speranza nel futuro e la consapevolezza che la vita è un ciclo continuo di trasformazione. Con la caccia alle uova possiamo insegnare ai bambini la capacità di problem-solving, autonomia e gestione dell’incertezza.

Cosa fare con i bambini

Organizzare piccole attività con il fuoco, come accendere un falò in sicurezza, per insegnare loro il rispetto e la gestione dei rischi. Intorno a un falò, possiamo creare diverse esperienze educative per i bambini:

Raccontare storie: le storie, i miti e le leggende che possiamo raccontare attorno a un falò sono strumenti straordinari per esplorare questi temi. Le parole hanno il potere di dare forma alle emozioni, di accendere la meraviglia, di creare connessioni profonde tra esperienza e significato.


Esperienze sensoriali: osservare il fuoco, ascoltare il crepitio e sentire il calore, stimola i sensi e insegna il rispetto per questo elemento.

Attività manuali: possiamo coinvolgere i bambini nella preparazione del falò, insegnando loro la sicurezza e la responsabilità.

Cucinare insieme: arrostire marshmallow o preparare semplici spuntini intorno al fuoco favorisce la collaborazione e la condivisione.

Organizzare la caccia alle uova, un’attività che va ben oltre il semplice gioco. Se inserita nella pedagogia del rischio, può diventare un’esperienza di orienteering, in cui i bambini sviluppano capacità di problem-solving, autonomia e gestione dell’incertezza. Un’attività strutturata potrebbe prevedere che le uova non siano semplicemente nascoste, ma che per trovarle i bambini debbano risolvere enigmi, seguire indizi o superare piccole prove fisiche. Dopo la caccia possiamo riunire i bambini per riflettere sull’esperienza: com’è stato perdersi? Come hanno trovato la strada? Quali emozioni hanno provato? Un’opportunità per apprendere attraverso il gioco e il confronto.

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