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Cuscini per allattare: servono davvero?

I risultati degli studi scientific

Sanihelp.it – L’allattamento al seno offre numerosi vantaggi sia alla mamma che al bambino. Oltre a quelli fisici (migliore sviluppo del sistema immunitario del bambino, effetto protettivo nei confronti della sindrome da morte in culla, minore rischio di tumore al seno e al collo dell’utero e di osteoporosi per la mamma, ecc.), i vantaggi sono anche di tipo psicologico, perché l’allattamento costituisce un importante momento di intima relazione tra mamma e bambino, in cui il piccolo trova l’amore e la sicurezza necessarie per un corretto sviluppo psicofisico.


Per iniziare bene l’allattamento è fondamentale che il bambino sia attaccato correttamente al seno, alla giusta altezza e con la bocca ben aperta. La mamma può scegliere la posizione più comoda: seduta (quella classica con il bambino in braccio), sdraiata (la mamma è sdraiata sul fianco e tiene il bambino anch’esso appoggiato sul fianco) e a giocatore di rugby (il corpo del bambino viene tenuto sotto l’ascella della mamma con un braccio, mentre l’altro sostiene la testa).

Diversi studi scientifici sono stati condotti per verificare se l’utilizzo di un apposito cuscino per l’allattamento possa facilitare il giusto posizionamento del bambino al seno e quindi anche il comfort della mamma, per una poppata gratificante e senza stress.
Uno di questi, effettuato presso l’Ospedale Macedonio Melloni di Milano su un campione di 105 neomamme, ha dimostrato che nel 90% dei casi questi strumenti sono ben accetti dalle puerpere, che hanno apprezzato soprattutto l’appoggio sicuro del neonato, la riduzione della pressione sull’addome, la riduzione della tensione e il maggior relax e piacevolezza legati al momento dell’allattamento.

I cuscini per l’allattamento sono dispositivi a forma di nido, ergonomici e imbottiti, appositamente studiati per facilitare il momento della poppata. I vantaggi sono principalmente due:

1. ridurre la tensione muscolare alle braccia, alle spalle e al collo
2. permettere alla mamma di posizionare il bambino alla corretta altezza, evitando che durante la suzione il bambino scivoli modificando l’attacco al seno e provocando dolore al capezzolo.

Il Professor Moro, Direttore dell’Unità Operativa di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale dell’Ospedale Macedonio Melloni di Milano, sottolinea come un buon cuscino possa influenzare il successo dell’allattamento.
Attenzione, però, a quello che si sceglie. Un cuscino appropriato deve essere in grado di:

• distendere la tensione della schiena, del collo e delle spalle della mamma
• possedere una forma circolare che consenta di alleviare la pressione sull’addome della donna
• fornire un appoggio sicuro per il neonato
• possedere una consistenza non troppo soffice (il piccolo potrebbe affondare nel cuscino), né troppo dura (poco accogliente e meno sicura)
• essere realizzato con materiale traspirante, in grado di prevenire un eccessivo riscaldamento o un eccessiva sudorazione
• essere prodotto con materiale antiallergico e foderato con tessuti naturali per non irritare la pelle delicata del neonato.


La corretta scelta di un cuscino per l’allattamento è fondamentale per portare correttamente il bambino al seno e quindi per il successo dell’allattamento, evitando l’insorgenza di dolore e ragadi. Infatti, soprattutto nei primi tempi, la forte suzione del bambino distende il capezzolo e il tessuto areolare, provocando uno stato di indolenzimento.
Quando il posizionamento al seno non è corretto, si creano dannose trazioni al capezzolo e l’indolenzimento si trasforma in un vero e proprio dolore con possibile insorgenza, con il passar del tempo, di ragadi fastidiose e difficili da guarire.

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FonteBoppy

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