Sanihelp.it – Le anomalie vascolari sono patologie invalidanti e possono comportare severe implicazioni funzionali, estetiche e psicologiche. Due le entità principali: gli angiomi e le malformazioni capillari piane, queste ultime impropriamente denominate angiomi piani.
«Quando l’angioma cresce in corrispondenza di apparati importanti come gli occhi o il naso – afferma il dottor Davide Brunelli, dirigente medico Divisione dermatologia Ospedale M. Bufalini di Cesena e Referente Scientifico di Syneron Candela – è importante intervenire subito, fin dai primi mesi di vita, per evitare di ostacolare lo sviluppo della vista o evitare che l’angioma determini danni irreversibili a strutture importanti quali le cartilagini nasali».
Il trattamento più utilizzato è di tipo medico e consiste nella somministrazione di un farmaco beta bloccante, il propranololo, in grado di determinare un arresto della crescita e un'involuzione dell’angioma. Poi è possibile intervenire con i laser per correggere le imperfezioni vascolari che possono persistere anche dopo la terapia medica.
Per le malformazioni capillari piane, al contrario, non esiste per ora un trattamento analogo ma è possibile ottenere una marcata involuzione degli elementi mediante l’utilizzo del laser che emette un’onda luminosa che coagula selettivamente i capillari rossi, lasciando inalterata la pelle. Possono essere trattati i bambini sin dai primi mesi di vita e questo permette sia una migliore risposta al trattamento che la precoce normalizzazione della cute, agevolando un inserimento sociale meno traumatico per i piccoli.
Gli angiomi, veri e propri tumori benigni secondari a una proliferazione dei vasi capillari, colpiscono il 2-3% dei nati a termine e sino al 22% dei prematuri. Possono localizzarsi in qualunque regione anatomica ma nel 60-70% dei casi si localizzano al distretto cefalico, potendo determinare importanti problematiche funzionali, per esempio quando si formano in area perioculare o nasale o raggiungono grandi dimensioni. Gli angiomi generalmente crescono in maniera tumultuosa nei primi mesi di vita quindi si assestano per regredire negli anni successivi.
Le malformazioni capillari piane sono più rare, coinvolgono circa lo 0,3% dei nuovi nati e sono caratterizzate da una anomalia dei vasi capillari superficiali che si mantengono sempre dilatati determinando la caratteristica colorazione rosso accesa. A differenza degli angiomi non regrediscono ma si accrescono durante la vita proporzionalmente allo sviluppo. Anche in questo caso si localizzano per più al volto causando un grande disagio relazionale e psicologico.
«Sia gli angiomi che le malformazioni capillari piane – prosegue Davide Brunelli – potrebbero essere spia di alterazioni degli organi interni: viene raccomandata una visita specialistica, eventualmente con esame ecografico o risonanza magnetica». Con i laser vascolari è possibile il trattamento non solo di queste patologie ma anche di una serie di inestetismi, quali couperose, angiomi rubino, laghi venosi, capillari dilatati delle gambe.
Le terapie laser, oggi, sono molto meno invasive rispetto ai corrispondenti interventi chirurgici, provocano un dolore appena percettibile e non necessitano di degenze o sedazioni profonde se non nei pazienti più piccoli. Il laser YAG ha un sistema di raffreddamento brevettato che prepara l’epidermide al trattamento riducendo il disagio e aumentando l’efficacia nell’eliminazione non solo delle lesioni vascolari profonde, come nel caso di capillari (gambe o viso) o angiomi di colore blu, ma anche dei peli superflui o delle rughe. Il DYE laser è indicato per il trattamento delle lesioni vascolari di colore rosso, quindi meno profonde.